Minacce e stalking alla ex, in carcere 31enne di Fucecchio

La compagna aveva deciso di lasciarlo, ma lui continuava a contattare la ex, con una serie di violenze e vessazioni sia psicologiche che fisiche. Per questo un 31enne italiano, nel tardo pomeriggio di ieri 12 luglio, è stato accompagnato in carcere dai carabinieri della stazione di Fucecchio.
La donna, anche lei italiana, aveva deciso di interrompere la relazione con il compagno verso la fine del 2013, anche in seguito a episodi in cui sono volati schiaffi, tirate di capelli e pugni. L’interruzione della relazione aveva portato dei pesanti strascichi, con pedinamenti, numerose telefonate (130 in un giorno) e l’invio da parte dell’uomo di numerosi sms minacciosi, oltre a insistenti richieste da parte dello stesso di sapere ogni suo spostamento. Fino a circa 5 mesi fa, la donna per evitare ogni conflittualità che avesse potuto danneggiare il bambino, non ha mai presentato denunce. L’episodio che ha portato la vittima a chiedere aiuto ai carabinieri di Fucecchio si è verificato alla fine di marzo quando l’uomo si era presentato sotto il luogo di lavoro ed in preda ad una crisi di gelosia si eraa fatto consegnare con forza il cellulare. Infatti, la vittima per timore di un’aggressione fisica gli ha consegnato il telefono, recuperato dai carabinieri di Fucecchio. A quel punto la donna si è decisa a sporgere querela, raccontando le violenze e le vessazioni di cui era stata vittima da alcuni anni a questa parte, vivendo perennemente in uno stato terrore, temendo ripercussioni da parte dell’ex compagno. Un altro episodio grave è avvenuto alla fine di aprile quando, l’uomo, con una scusa ha preso il figlio senza il consenso della mamma. La situazione è stata risolta grazie all’intervento dei carabinieri della stazione di Fucecchio. Negli ultimi mesi la situazione è peggiorata infatti numerosi sono gli episodi persecutori perpetrati dall’uomo nei confronti della vittima e la minacce hanno assunto toni sempre più inquietanti come “ti squaglio il viso e ti sfiguro a vita… io vado dentro ma ti sfiguro”, che esigevano un immediato intervento. Infatti, i successivi accertamenti svolti dai carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Firenze hanno consentito di assicurare l’uomo alla giustizia in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Liguori, per le ipotesi di reato di atti persecutori.