Incidente finisce in tafferugli, spavento a Castelfranco

3 luglio 2017 | 12:54
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Incidente finisce in tafferugli, spavento a Castelfranco

“Poteva andare molto peggio, non è stata una passeggiata”. Sono queste le parole che Ferdinando Fricano, ristoratore fucecchiese residente a Castelfranco di Sotto, usa per commentare i concitati momenti di tensione di sabato sera 1 luglio quando, intorno alla mezzanotte lungo viale 2 giugno, un piccolo incidente stradale ha rischiato di trasformarsi in ben altro. (Foto di repertorio)

Tutto è iniziato con uno scontro fra auto, all’altezza di uno dei tanti incroci fra il viale e le traverse del quartiere Vigesimo, fra un’auto con a bordo tre ragazze e una guidata da un giovane di origine straniera. “Niente di grave – racconta Fricano -, se non fosse che subito dopo lo scontro il ragazzo è uscito dal mezzo per inveire contro le ragazze. Voleva andarsene senza lasciare dati e documenti. E’ a quel punto che sono arrivato io, che passavo di lì per caso. Stava per andarsene e mi sono messo in mezzo, riuscendo a non fargli chiudere lo sportello e convincendolo a scendere, cercando di spiegargli che questo comportamento non andava bene e facendogli vedere che la vettura della ragazza era danneggiata“. Nel frattempo arrivano anche i genitori delle ragazze, ma anche una ventina di connazionali del giovane. “Erano venuti a difenderlo – continua Fricano -, offendevano me e i genitori delle ragazze, facendo scaldare gli animi con qualche spinta e parole pesanti. Per fortuna si è trovato a passare da lì un carabiniere, non era in servizio ma il suo intervento ha fatto si che le cose non degenerassero”. La situazione a quel punto è volta al meglio: erano passati circa tre quarti d’ora dall’incidente. “Si sono scambiati documenti e la folla si è sciolta, ma per un attimo ho temuto il peggio: offendevano e spintonavano – continua il ristoratore -. Fortunatamente nel mentre sono intervenute anche tante altre persone a difesa mia e delle ragazze. Ma evidentemente c’è qualcosa che non va. In quei momenti si aveva l’impressione che vi fosse molta tensione da sfogare, da entrambe le parti, forse anche per lo spavento dell’incidente”.

Nilo Di Modica