
Tutto avviene nel giro di un minuto e mezzo scarso. Una manciata di secondi per aprire la porta e poco di più per arraffare banconote e spiccioli, con una sicurezza e una semplicità che lasciano quasi di stucco. È successo a Fucecchio, nel nuovo panificio Santa Cruz di via Roma, visitato dai ladri intorno alle 4 di questa notte, 30 marzo.
Tre i componenti del gruppo, come dimostrano le immagini del sistema di videosorveglianza montato all’interno del negozio. Tre persone, apparentemente giovani, tutte con il cappuccio tirato sopra la testa, che dapprima arrivano tutte insieme davanti alla vetrina per poi iniziare a dividersi i compiti. Mentre una figura più bassa (una donna o forse un bambino) sparisce dalle immagini allontanandosi dall’ingresso, probabilmente per controllare l’azione dall’esterno, uno degli altri due inizia a forzare la porta a vetri dell’attività. Poche manovre semplici ed efficaci, forse con un cacciavite, per poi allontanarsi di nuovo dalla porta, forse per non dare nell’occhio di fronte al passaggio di una vettura. A quel punto però la serratura è già saltata: i due tornano, aprono l’ingresso e si dirigono sicuri verso la cassa. Mentre uno dei due afferra le banconote l’altro si porta via la cassettiera degli spiccioli, per poi scavalcare il bancone e andarsene. (continua a leggere dopo il video)
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“Si sono accontentati dal fondo cassa: in tutto erano circa 200 euro”, racconta il titolare Juan Daniel Rodriguez, proprietario di un altro panificio, con lo stesso nome, anche a Santa Croce. “Quando siamo arrivati stamani – racconta – abbiamo trovato la porta dell’ingresso aperta e abbiamo subito capito cosa era successo. Quello che fa male non è tanto il danno economico, ma è piuttosto la violazione che dà fastidio”. Per il Santa Cruz di Fucecchio, del resto, si tratta già dal secondo furto in sei mesi, in un’attività inaugurata neanche da un anno. L’episodio, per il quale è stata presentata denuncia ai carabinieri, si aggiunge purtroppo a numerosi altri furti analoghi in negozi, attività e uffici del comprensorio.
Giacomo Pelfer