Due sospettati per la rapina alle Poste di San Miniato Basso

Ci sono due indagati per la tentata rapina all’ufficio postale di San Miniato Basso. Si tratta di un uomo e di una donna, 42 anni lui e 35 lei, entrambi residenti nel territorio comunale di San Miniato ma non conviventi. I due sono accusati di essere gli artefici del maldestro blitz tentato lo scorso 13 marzo, poco prima della chiusura dell’ufficio postale, quando due persone si erano presentate con il volto coperto intimando gli impiegati di aprire la porta che li separa dal pubblico, minacciandoli anche con una pistola probabilmente giocattolo (leggi qui Entrano alla Posta armati di pistola, tentata rapina).
Secondo le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di San Miniato, guidati dal capitano Antonio Trombetta, a carico della coppia ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza anche se entrambi, dopo la notifica degli atti, hanno negato per adesso ogni responsabilità a proprio carico. A mettere gli inquirenti sulle loro tracce è stato uno scooter, rubato pochi giorni prima a San Miniato Basso, che risultava compatibile con il mezzo utilizzato dai rapinatori per allontanarsi dall’ufficio postale. Lo scooter, oltre a risultare nella disponibilità dei due, mostrava chiaramente di essere stato riverniciato di recente, anche in modo frettoloso e maldestro. Da qui è partita la perquisizione, prima nell’abitazione dell’uomo (già noto alle forze dell’ordine), poi in quella della donna, dove i militari di San Miniato hanno trovato una pistola giocattolo, priva del tappo rosso, che risultava anch’essa compatibile con quella mostrata agli impiegati della Posta e immortalata dalle immagini di videosorveglianza.
Interrogati dai carabinieri, entrambi hanno negato ogni coinvolgimento. Secondo gli uomini dell’Arma, tuttavia, le stesse immagini delle telecamere indicherebbero anche una compatibilità di corporatura fra i due indagati e i rapinatori entrati all’ufficio postale col volto travisato. (g.m. – g.p.)