





Giornata movimentata, quella di oggi 23 marzo, nei pressi di piazza Spalletti a Ponte a Egola. Segnata da un’ordinanza di sgombero e da tafferugli in strada, tutti causati dalla stessa persona. Il culmine della tensione si è raggiunto nel primo pomeriggio quando, nelle vicinanze di un bar del centro, è scoppiato un tafferuglio tra un cittadino italiano di origine sinti, accompagnato da figli minori e due stranieri di origine albanese.
Secondo quanto è stato possibile appurare, l’italiano di oltre 40 anni domiciliato a Foligno probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, avrebbe cominciato ad inveire contro i due stranieri che stavano conversando tra di loro. Questi due, per un po’, hanno sopportato e alle fine però l’italiano sarebbe passato dalle parole ai fatti e i due stranieri avrebbero cercato di difendersi dall’aggressione. La situazione quindi è degenerata e dalle parole si è passati ai fatti. Ad assistere alla scena è stato proprio il personale del bar, assolutamente estraneo ai fatti e che ha subito chiamato i carabinieri. Nel frattempo proprio i lavoratori dell’esercizio pubblico si sono preoccupati di mettere al sicuro due adolescenti che si trovavano all’interno del locale, temendo che la situazione potesse degenerare e che lo scontro potesse spostarsi dentro l’esercizio. Momenti di paura per i presenti, quindi mentre i tre si picchiavano fino a quando non sono arrivati i militari dell’Arma intervenuti tempestivamente. Nella colluttazione sarebbe andata in pezzi anche una bottiglia di vetro che era per strada. Con l’arrivo dei carabinieri, la situazione è subito tornata alla normalità dopo che hanno fermato l’italiano e permesso ai due stranieri di tornare alla loro vita, fortunatamente senza conseguenze fisiche significative.
L’uomo, secondo quanto è stato riferito dai presenti, è stato allontanato da piazza Spalletti proprio dai carabinieri.
L’italiano di origine sinti però aveva già movimento la mattinata pontaegolese, perché proprio questa mattina la polizia municipale di San Miniato ha dato corso ad un’ordinanza di sgombero di una delle case popolari di piazza Spalletti, dove l’uomo da circa una settimana si era insediato abusivamente, ‘sfondando’, come si dice in gergo, con tutta la famiglia composta da vari minori e dalla moglie. Uno sgombero difficile che si era reso necessario per ripristinare una situazione di legalità e per riconsegnare la casa agli enti competenti in modo che potessero legittimamente assegnarla agli aventi diritto. Lo sgombero del nucleo familiare però, si era rivelato complicato fin da questa mattina, sul posto si è dovuto recare anche lo stesso comandante della polizia municiapale Dario Pancanti. Il capofamiglia infatti ha cercato di opporsi all’ordinanza e alla fine però la polizia municipale e gli assistenti sociali del Comune sono riusciti ad allontanare tutto il nucleo dalla casa. La famiglia, conosciuto dalle autorità comunali, è composto da alcuni figli minori, la moglie domiciliata nel comune di San Miniato e il marito arrivato da Foligno recentemente a vivere in Toscana.
Gabriele Mori