





Topi di biblioteca a Santa Croce, ma non per leggere. Avevano probabilmente tutte altre intenzioni coloro che lo scorso fine settimana hanno forzato l’ingresso della biblioteca comunale Adrio Puccini facendo, come quasi sempre accade in questi casi, più danni da infrazione che da refurtiva.
I malviventi, entrati nell’edificio dall’ingresso laterale di via Lami, si sono introdotti nella saletta Vallini e da lì hanno forzato la porta con la quale si accede all’ingresso principale della biblioteca. Un piccolo raid risoltosi con molte probabilità con un magro bottino, cercato invano all’interno di sportelli e cassetti rimasti aperti. Situazione della quale i dipendenti del comune si sarebbero resi conto soltanto il giorno dopo, correndo ai ripari e facendo la conta dei danni: relativi principalmente all’infrazione e alle porte forzate. “E’ successo nella notte fra venerdì e sabato” precisa la dirigente della biblioteca Antonella Strozzalupi, che aggiunge “non voglio dire altro. Non vale la pena di scriverne. Non vorrei si verificassero fenomeni di emulazione”. Inutili i tentativi di risalire alla conta precisa dei danni, alla dinamica dell’accaduto o all’entità dell’eventuale bottino, che in ogni caso sarebbe consistito nei pochi spiccioli presenti nell’edificio. Malestro comunque fatto ad un bene pubblico. Invitandoci a dedicare le nostre attenzioni ad altro, senza fare ulteriori dichiarazioni circa l’accaduto, la dirigente ha preferito intrattenerci con le attività culturali della biblioteca.
Situazione non nuova a Santa Croce, dove spregi e furti ai danni del patrimonio pubblico in questi ultimi tempi si sono avvicendati spesso sfiorando il ridicolo, come nel caso dei LED in piazza Beini (leggi anche: Rubate le luci dalla nuova piazza Beini a Santa Croce) o dei semafori nella zona industriale (leggi anche: Rubano i semafori tra la Francesca Bis e via di Pelle). Proprio nei giorni scorsi poi, sono sparite le sedute delle altalene al giardino Bambini di Beslan, all’angolo fra via Copernico e via di Ripa. (ndm)