
È approdato anche a Roma, in Parlamento, il clamoroso furto dei cavalli Unicka e Vampire Dany alla scuderia Ippica Wave di Staffoli (leggi qui Furto di cavalli alla scuderia della famiglia Lami a Staffoli). Un caso di portata nazionale, arrivato alla Camera dei deputati con l’intervento del deputato Pd Edoardo Fanucci, che ha parlato di un “colpo mortale per l’intera filiera dell’ippica italiana”.
“Ieri mattina abbiamo ricevuto la triste notizia del rapimento di due cavalli da corsa, due campionissimi – ha detto il parlamentare toscano -. Il rapimento, che si è consumato in una notte di pioggia battente in modo da non lasciare tracce e impronte. Si tratta di Unicka, una cavalla straordinaria di 4 anni, la migliore della sua generazione in Italia e in Europa, e Vampire Dany, un maschio baio erede di Varenne. Cavalli che fanno sognare: simboli positivi e vincenti di un’ippica che sta attraversando un momento non facile”.
Due cavalli che rappresentano “un patrimonio italiano”, secondo Fanucci. “Perché rapire Unicka e Vampire Dany vuol dire voler colpire a morte tutta la filiera ippica. Un settore che, grazie a questi cavalli, aveva ritrovato speranza e fiducia. Significa portare via un patrimonio che appartiene a tutti”. Abbracciando idealmente i proprietari Giovanna e Gianluca Lami, “imprenditori lungimiranti, appassionati e capaci”, Fanucci ha lanciato l’appello affinché i cavalli possano essere ritrovati. “Siamo fermamente convinti che le istituzioni e le forze dell”ordine lavoreranno affinché Unicka e Vampire Dany possano tornare presto a casa. Noi ci crediamo, con fiducia e convinzione”.
Quella di oggi, intanto, è stata per la famiglia Lami un’altra giornata di attesa e di speranza. “Purtroppo non abbiamo nessuna novità, né abbiamo avuto alcun contatto con chi ci ha rapito i cavalli. Siamo disperati”, dice Gianluca Lami. Un colpo durissimo per una famiglia che ha fatto della passione per i cavalli uno stile di vita. Una passione fatta di sani principi e buone pratiche, nell’interesse dell’ippica e del cavallo. “Dal punto di vista affettivo a me e mia moglie ci hanno letteralmente ammazzato”, dice Lami, sottolineando il legame verso un animale che rappresentava a tutti gli effetti un componente della famiglia. “Faremo di tutto per mantenere alta l”attenzione mediatica – ha concluso Lami – anche su suggerimento degli investigatori”.
La notizia, del resto, ha creato grande scalpore nell’ambiente dell’ippica italiana, dove Unicka in particolare era considerata il miglior cavallo d’Italia. Tra amici e appassionati circala da ieri l’hastag #restituiteciunickaevampiredany.