




Tra i furti commessi dalla banda nelle province di Pisa, Lucca e Firenze, secondo i carabinieri, ci sono anche quello di giugno 2015 a OroModa, a San Miniato Basso (qui Furto con spaccata a Oromoda a San Miniato Basso – Foto) e due a Bientina, commessi lo stesso giorno, il 13 febbraio 2016. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lucca hanno smantellato la banda accusata di aver messo a segno alcune decine di furti con spaccata in negozi, centri commerciali, ipermercati e concessionarie d’auto.
Una vasta operazione, denominata Starlight, è stata eseguita questa mattina in collaborazione con l’Arma di Pisa e di Firenze e ha visto l’impiego di 100 militari e di un elicottero. I militari hanno eseguito numerose ordinanze e provvedimenti restrittivi nei confronti dei componenti della banda di malviventi di origine rumena accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti.
I carabinieri del comando provinciale di Lucca, coadiuvati dai comandi territorialmente competenti, dal nucleo investigativo di Firenze, dal sesto battaglione Toscana di Firenze, dal nucleo elicotteri di Pisa e dalle unità cinofile di Firenze e Pisa San Rossore, hanno dato applicazione a 18 provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del tribunale di Lucca Silvia Mugnaini. Complessivamente sono state eseguite 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere tra Firenze, Pisa e Modena, un soggetto è stato sottoposto a fermo e altri 2 sono stati sottoposti all’obbligo di dimora. Eseguite anche una ventina di perquisizioni domiciliari. Inoltre, già nel corso delle indagini sono state tratte in arresto in flagranza di furto aggravato 8 persone, tra Firenze, Empoli e Arezzo, mentre altre 6 sono state denunciate per ricettazione.
Gli articoli “preferiti” dalla banda erano gioielli, telefoni cellulari, tablet, auto di grossa cilindrata, veicoli commerciali che venivano rubati non ancora immatricolati, direttamente nelle concessionarie e venduti all’estero.
Tra giugno 2015 e aprile 2016, la banda ha commesso razzie in tutta la Toscana e in Emilia Romagna, per un valore complessivo accertato di oltre 650mila euro.
A colpire chi indagaa sono anche state professionalità e rapidità dell’azione dei vari membri dell’organizzazione, in ciascuno dei colpi messi a segno: sempre muniti di guanti e col viso coperto, utilizzando attrezzi da scasso (picconi, cesoie, grossi martelli a loro disposizione), impiegando in media un minuto e mezzo dall’arrivo sul posto, allo sfondamento, alla fuga con la refurtiva, come documentato dalle immagini delle telecamere.
Il nome dato all’operazione deriva dal soprannome di uno dei principali soggetti arrestati, che svolgeva un ruolo di primissimo piano in seno all’organizzazione e al fatto che la banda entrava in azione sempre di notte, con la “luce delle stelle”.
La banda era composta da ben 25 individui, che si alternavano nei vari “colpi”, sotto la direzione di due cugini o di alcuni uomini di fiducia, in grado di sostituirli in singoli colpi o quando rientravano nel Paese d’origine, dove mantenevano i contatti con altri soggetti che davano supporto per il riciclaggio dei veicoli rubati.