
Firenze, Lucca, Pisa e Pistoia. Sono le province coinvolte da una rete di spaccio messa in piedi da un gruppo di cittadini stranieri, che toccava anche il bosco delle Cerbaie. Una complessa attività di indagine ha portato oggi 25 gennaio i carabinieri di Pistoia ad arrestare 6 persone. I militari sono sulle tracce di un settimo, ancora irreperibile. La rete di spacciatori, di cocaina e marijuana per lo più, agiva all’interno di boschi. Forse per questo tutti i componenti erano dotati di grossi machete. Un’azienda, quella messa in piedi, che fruttava bene: a casa di uno degli arrestati, i militari hanno trovato e sequestrato 28mila euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Secondo le indagini, il gruppo acquistava la cocaina e la marijuana che vendeva al dettaglio da due cittadini stranieri residenti a Lucca e, in alternativa, da un altro cittadino straniero residente a Pistoia. Nel corso delle indagini è emerso anche che i due cittadini di Lucca, per non destare sospetti durante il trasporto in auto della cocaina da smerciare, portavano con loro la moglie di uno di essi e i loro due figli minori, di cui uno affetto da sindrome di down. Le misure cautelari sono state eseguite nelle province di Pistoia, Firenze, Lucca e Pisa avvalendosi della collaborazione di personale del reparto prevenzione crimine Toscana e di unità cinofile di Firenze.
Secondo le indagini, 4 spacciatori residenti a Fucecchio svolgevano l’attività illegale di sera e notte in un bosco a Cerbaia nel comune di Larciano: la fitta vegetazione consente di nascondersi, ma la zona presenta diverse vie di fuga.