Tonno non tracciabile, maxi multa a Fucecchio

10 gennaio 2017 | 16:08
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Tonno non tracciabile, maxi multa a Fucecchio
Tonno non tracciabile, maxi multa a Fucecchio
Tonno non tracciabile, maxi multa a Fucecchio
Tonno non tracciabile, maxi multa a Fucecchio
Tonno non tracciabile, maxi multa a Fucecchio
Tonno non tracciabile, maxi multa a Fucecchio

C’è anche Fucecchio nella maxi operazione condotta dalla Guardia costiera della Toscana sulla filiera della pesca. Un’operazione che ha portato ad oltre 600 controlli, 1.500 chilogrammi di prodotti ittici e 29 attrezzi da pesca sequestrati, insieme ad oltre 90.000 euro di sanzioni per 61 illeciti riscontrati.

A finire nella rete degli investigatori della Guardia costiera, tra gli altri, c’è anche un operatore all’ingrosso di Fucecchio che avrebbe detenuto una partita di tonno rosso irregolare senza la documentazione prevista dalle norme nazionali ed internazionali. Dopo la visita degli ispettori pesca della Capitaneria di porto, il grossista si è visto notificare una sanzione da 8mila euro.
Il controllo rientrava nella cosiddetta operazione Countdown condotta durante il periodo delle festività natalizie. Un’attività che ha impegnato 155 militari dedicati che si inquadra nel più ampio contesto nazionale, perché disposta su tutto il territorio dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto. In Toscana, in particolare, il contributo in termini di prevenzione e repressione degli illeciti da parte degli ispettori pesca delle Capitanerie, coordinate dal secondo Centro controllo area pesca di Livorno, è stato di circa il 10% dei risultati conseguiti complessivamente a livello nazionale. Dopo i controlli ai pescherecci in mare, allo sbarco del pesce ed alla prima vendita, si è passati poi a quelli sulla filiera commerciale, al fine di conseguire gli obiettivi di tutela delle specie ittiche e di sicurezza dei consumatori. Nel mirino quindi sono finite non solo località costiere, ma i controlli si sono spinti anche nell’entroterra regionale presso ingrossi, magazzini, negozi al dettaglio ed attività di ristorazione.
Nella stessa operazione sono incappati anche alcuni ambulanti e negozi operanti in provincia di Pisa, controllati dai miliari a Cascina, Bientina e Volterra.
A Cascina, la Guardia costiera ha sanzionato per 1.500 euro un ambulante per avere esposto pesce per la vendita al pubblico, senza alcuna etichettatura obbligatoria per legge. Nome commerciale delle specie, nome scientifico, provenienza, metodo di produzione ed attrezzatura utilizzata per la cattura, erano le informazioni mancanti su tutta la merce presentata ai consumatori. Ammonta a 1200 euro, invece, la sanzione inflitta ad una pescheria per non aver informato, mediante cartellonistica, i consumatori sui rischi derivanti dal consumo di prodotti crudi potenzialmente contenenti parassiti patogeni.
Calamari, chele di granchio, verdesca, orate e filetti di platessa, invece, sono alcune delle specie di un totale di 210 kg di merce sequestrata dalla Guardia costiera ad un grossista di Bientina per non aver saputo dimostrare al personale ispettivo la provenienza del prodotto tenuto nelle celle congelatore: 1.500 euro la sanzione comminata all’operatrice controllata.
A Volterra, invece, è stato passato al setaccio il mercato rionale del sabato, dove gli ispettori della Guardia costiera hanno sanzionato tre ambulanti venditori di prodotti ittici: 11.000 euro il totale delle multe inflitte agli operatori. La sanzione più consistente, 8.000 euro, è stata applicata nei confronti di uno di essi, perché trovato privo della documentazione regolare riguardante una partita di tonno rosso posto in vendita al consumatore. 3.000 euro si sono divisi gli altri due dettaglianti per la mancanza di etichettatura e di tracciabilità dei prodotti posti in vendita. Poco più di 5 chilogrammi il prodotto messo sotto sequestro nell’occasione dai militari.