Cgil: “Al pronto soccorso di Empoli situazione esplosiva”

“Mancata attivazione ambulatori di continuità, mancato avvio medicina d’iniziativa, mancato filtro da parte del 118, inesistente organizzazione gestione posti letto interna al presidio ospedaliero e poco personale le concause del disservizio nel pronto soccorso ospedale Empoli e in tutti quelli della Usl Toscana Centro”.
La Cgil non ha mezzi termini nello stigmatizzare la situazione che si è venuta creare all’ospedale San Giuseppe dove si sono verificati vari disservizi nel reparto di Pronto Soccorso nella giornata di oggi. “La situazione esplosiva che sta vivendo il pronto soccorso dell’Ospedale , ma che in generale interessa tutti i pronto soccorso della USL Toscana Centro, è figlia di molte cause e non può essere certo imputabile soltanto ai medici di famiglia e alle guardie mediche” continuano dalla Cgil regionale i rappresentanti dei lavoratori della Funzione Pubblica nell’asl Toscana centro. “E’ però altrettanto innegabile che in questi ultimi due anni il flusso dei pazienti che si presentano spontaneamente è costantemente aumentato, come il numero degli accessi in generale, sintomo che qualcosa a livello territoriale non sta funzionando e questo non succede solamente quando si verificano i prevedibili picchi influenzali, ma durante tutto l’anno. La mancata attivazione degli ambulatori di continuità assistenziale aperti sulle 12 ore per 7 giorni alla settimana, da anni promessi e mai attivati, come il mancato avvio dei progetti di medicina d’iniziativa, ideati per assistere e monitorare lo stato di salute degli utenti con patologie croniche, che non a caso hanno registrato un aumento di ricadute e ricoveri ospedalieri, associati ad altre cause come l’assenza di un filtro da parte del 118 dei pazienti raggiunti da auto medica, tutti portati nei pronto soccorso “a prescindere”, l’inesistente organizzazione interna al presidio ospedaliero nella gestione dei posti letto, le scarse dotazioni organiche del personale sanitario sono tutte concause di questo disservizio”. Non solo dalla Cgil aggiungono anche: “Noi pensiamo da sempre che insieme alla prevenzione la sanità territoriale sia un pilastro fondamentale del sistema sanitario, da tempo aspettiamo provvedimenti e politiche del territorio concreti e veramente efficaci, in questi anni promessi e mai attuati”.
“Oggi – concludono i sindacalisti della funzione pubblica – in piena emergenza chiediamo investimenti sul presidio ospedaliero con un aumento del personale medico, infermieristico e operatori di base e dei posti letto e per le cure intermedie, totalmente assenti, per mettere in grado tutti gli operatori di fronteggiare nel migliore dei modi queste situazioni di vera e propria emergenza”.