Ladri scatenati a Staffoli, visitati cinque negozi in un’ora

3 gennaio 2017 | 15:44
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Ladri scatenati a Staffoli, visitati cinque negozi in un’ora
Ladri scatenati a Staffoli, visitati cinque negozi in un’ora
Ladri scatenati a Staffoli, visitati cinque negozi in un’ora
Ladri scatenati a Staffoli, visitati cinque negozi in un’ora
Ladri scatenati a Staffoli, visitati cinque negozi in un’ora
Ladri scatenati a Staffoli, visitati cinque negozi in un’ora

 Notte di ladri e scorribande a Staffoli quella appena trascorsa tra il 2 e il 3 gennaio. Due malviventi, che in parte sono anche stati riconosciuti, hanno fatto visita in almeno 5 negozi della via principale di Staffoli nel comune di Santa Croce sull’Arno, lungo la via Livornese più conosciuta con il nome di via della Val di Nievole.

 Tutto è cominciato intorno alle 4 e a farmarli circa una mezzora dopo è stato l’intervento di una gazzella dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile che è stata allertata da una vittima. Ma andiamo con ordine. I ladri due ragazzi sui 20 anni che parlano perfettamente italiano, sono entrati in azione poco prima della 4, presumibilmente il primo esercizio che è stato visitato è la mesticheria, riuscendo ad aprire la porta forse con una spallata. Qui hanno frugato nella cassa e nei cassetti, mettendo tutto a soqquadro dietro il banco. Nello scomparto del denaro però c’erano solo degli spiccioli di piccola pezzatura e li hanno lasciati lì. Si sono invece impossessati di utensili e ferri per forzare le porte degli altri esercizi commerciali. Hanno scelto con cura cacciaviti e ferri da usare come leva per far saltare le serrature, tra cui varie chiavi a brugola. “Stamani quando sono arrivata ho trovato la porta aperta e tutto in disordine, ho subito capito che erano venuti i ladri” spiega la proprietaria Maria Pia Benvenuti. “Sul momento però – continua – ho visto che li spiccioli erano tutti lì e non li avevano presi erano per lo più monete da 5 centesimi e non riuscivo a capire cosa avessero rubato, visto che le banconote le avevamo tolte la sera prima di chiudere, poi quando ho parlato con i colleghi degli altri negozi e mi sono resa conto che da me avevano preso gli utensili per forzare porte e saracinesche. Gli altri commercianti infatti mi hanno riportato i ferri che avevano abbandonato nei loro negozi dopo essere entrati”. I ladri dopo essersi procuratigli arnesi del mestiere, hanno forzato la finestra dell’autonoleggio Alina, dove sono riusciti a entrare e hanno portato via pochi soldi, poi si sono diretti a pochi metri di distanza dalla parrucchiera al negozio Un diavolo per capello. “Da me sono entrati e hanno frugato tutto il negozio – dice Simona Pratesi – per cercare denaro che però non c’era, alla fine in cassa c’erano pochi euro e si sono accontentati di quelli. Mi sono accorta del furto, quando mi hanno chiamato gli altri esercenti perché noi in questi giorni siamo chiusi per ferie”. Dopo la parrucchiera è stata la volta della Macelleria Tocchini e qui però ai ladri è andate peggio e si sono dovuti limitare al tentato furto. La porta non ha ceduto sotto i colpi e l’unico effetto che hanno ottenuto è stato quello di svegliare il proprietario che vive proprio sopra il negozio e che sei mesi fa era già stato vittima di un furto. “Saranno state le 4,15 quando mi sono svegliato e ho sentito che qualcuno stava prendendo a calci la porta del negozio”. Racconta sorridendo Giacomo Tocchini. “Ho aperto la finestra e ho gridato – ma che fate, perché mi prendete a calci il negozio – uno mi ha risposto che gli era caduto il portafogli e che lo stava raccogliendo. La spiegazione però non mi ha convinto e allora ho chiamato i carabinieri che in breve tempo sono arrivati. Mi sono vestito e sono sceso. Giunto in strada ho visto che avevano tentato di aprire la porta e ho capito che la stavano prendendo a calci nel tentativo di far saltare la serratura. Poco dopo sono arrivati i carabinieri e abbiamo provato a cercarli, ma orami si erano dileguati, comunque posso garantire che erano italiani”. I ladri prima di darsi alla fuga hanno avuto il tempo di visitare un altro negozio di abbigliamento sempre nel centro di Staffoli, senza però riuscire ad aprire la porta, tanto che la titolare non ha ancora sporto denuncia.
Questa mattina i carabinieri hanno verbalizzato 4 denuncie e hanno avviato le indagini per rintracciare i due giovani che in meno di un’ora hanno messo a ferro e fuoco i negozi di Staffoli e forse si sono fermati a questi cinque, solo perché sono intervenuti carabinieri. In passato il macellaio e la parrucchiera erano già stati vittime di furti.

Foto e testo di
Gabriele Mori