Geofor, Pinori e Galli chiedono le dimissioni di Marconcini

Nuova svolta politica nelle vicenda giudiziaria che vede il presidente di Geofor Paolo Marconcini al centro di un’indagine per peculato d’uso per avere utilizzato in modo improprio un’automobile aziendale. Adesso il Cda chiede le dimissioni di Marconcini tramite i consiglieri Valentina Pinori e Oscar Galli, che anticipano la loro posizione che verrà espressa domani in seno al Consiglio di amminsitrazione di Geofor.
Pinori e Galli infatti dicono: “Gli amministratori di una società, specie se a partecipazione pubblica, devono avere quale obiettivo primario il rispetto delle norme e delle regole che gli stessi hanno contribuito a determinare: ‘non solo devono farle rispettare, ma devono essere i primi a rispettarle’. Per quanto emerso dai risconti documentali – continuano i due consiglieri – svolti internamente alla società, non si può purtroppo concludere che le regole siano sempre state rispettate (inerentemente alla vicenda di Paolo Marconcini ndr). In ragione di ciò, ancorché la competenza ad esprimersi sull’operato degli amministratori sia dell’assemblea sociale, i consiglieri Galli e Pinori prendono le distanze dall’accaduto e ritengono necessario che il presidente faccia quanto prima un passo indietro. Si impegnano pertanto affinché la società compia tutti gli atti necessari e conseguenti a propria tutela, promuovendo la convocazione di un incontro con il socio al quale rappresentare gli esiti delle verifiche svolte, in modo che sia anche data esecuzione a quanto deliberato in ordine alla convocazione dell’assemblea sociale”.
I due consiglieri ribadiscono anche: “che l’azienda svolge con efficacia il servizio di gestione del ciclo dei rifiuti e a come prova di ciò evidenziano i principali risultati conseguiti. Minori quantitativi raccolti del rifiuto indifferenziato a seguito dell’estensione della raccolta domiciliare, sperimentazione per la misurazione del rifiuto conferito dai singoli utenti nel comune di Calcinaia, realizzazione della nuova piattaforma di selezione degli ingombranti e del nuovo impianto di trattamento dell’organico per il quale sono già state ottenute le necessarie autorizzazioni, elevato standard di efficienza della società rilevabile dai buoni risultati economici ottenuti negli anni (che consentono di effettuare investimenti e quindi migliorare la qualità del servizio) e dal costo del servizio ad abitante, che è situato nella fascia medio bassa, se comparato con altre realtà toscane”.