Torna l’ora solare, lancette indietro di un’ora

29 ottobre 2016 | 10:47
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Torna l’ora solare, lancette indietro di un’ora

Segnatevelo sul calendario: lancette indietro di un’ora nella notte fra sabato e domenica. Torna infatti l’ora solare, che ci accompagnerà fino al 26 marzo 2017. Gli italiani godranno così di un’ora in più di sonno, pagando lo scotto di vivere giornate con un’ora in meno di sole.

Si conclude così un periodo di 7 mesi in cui l’ora legale ha avuto corso, misura che consente risparmi energetici (solo tra il 2004 ed il 2012 ha permesso un risparmio di oltre 6 miliardi di kilowattora) ma, dicono gli esperti, può anche provocare alcuni disturbi (in primis insonnia e apatia) da affrontare con qualche piccola accortezza a tavola, dove non si deve esagerare specie alla sera.

Storia

Già nel 1784, Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, pubblicò un’idea sul quotidiano francese Journal de Paris. In queste riflessioni, Franklin si poneva l’obbiettivo di risparmiare sulla spesa in candele ma, per la stravaganza delle proposte (come mettere un cannone in ogni via, che spari un colpo per svegliare gli abitanti), non trovarono seguito. Sostanzialmente Franklin non propose di spostare il tempo, bensì di obbligare, esercitando varie forme di pressione (tassazione delle persiane, razionamento candele, divieto di circolazione notturna, ed una sveglia rumorosa all’alba), a forzare la popolazione ad alzarsi ad orari più mattinieri. La proposta di spingere la popolazione ad alzarsi prima modificando il riferimento orario, origina da un lavoro dell’entomologo neozelandese George Vernon Hudson. Nel 1895, egli presentò un documento alla Società Filosofica di Wellington, proponendo uno spostamento in avanti degli orologi di due ore. L’idea venne ripresa pochi anni dopo, dal costruttore britannico William Willett, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima Guerra Mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti paesi imitarono il Regno Unito in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità. Fino al 1920, l’inizio fu anticipato a marzo ma per i successivi venti anni non se ne parlò più. L’ora legale tornò in auge solo nel 1940, in pieno periodo bellico, e proseguì durante la ‘ricostruzione’ fino al 1948: è proprio in quell’anno che lo spostamento delle lancette fu il più anticipato della storia, al 29 febbraio. Per i diciotto anni successivi l’ora solare tornò a dominare per tutti e dodici i mesi dell’anno mentre l’adozione definitiva di quella legale si ebbe nel ’66, dal 22 maggio al 24 settembre. Si continuò, con inizio dell’orario estivo nella tarda primavera, fino al 1979: nel 1980 lo spostamento delle lancette fu anticipato al 6 aprile, ma dal 1981 in poi la domenica di riferimento per l’inizio dell’orario ‘estivo’ è sempre stata l’ultima di marzo e quella per il ritorno della ‘solarità’ l’ultima di ottobre.

In Italia

In Italia l’ora legale nasce come misura di guerra nel 1916, tramite il Decreto Legislativo luogotenenziale n. 631 del 25 maggio, che andò a modificare il precedente Regio Decreto n.490 del 10 agosto 1893 relativo al meccanismo di calcolo dell’ora in vigore nel paese, rimanendo in uso fino al 1920. Tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale. In tale occasione si ebbe il periodo di massima durata dell’ora legale: dal 14 giugno del 1940 al 2 novembre 1942. La creazione della Repubblica Sociale comportò per due anni la sfasatura dell’applicazione dell’ora legale fra il Nord e il Sud del paese. Durante l’occupazione jugoslava di Trieste l’esercito titino la vietò per allineare l’orario della città a quello del resto della Jugoslavia. L’ora legale venne adottata definitivamente con la legge 503 del 1965, in periodo di crisi energetica. L’ora legale stabilita da tale legge, applicata per la prima volta nel 1966, durava quattro mesi, dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre; in quell’anno specifico restò in vigore dal 22 maggio al 24 settembre. Tale durata venne estesa a sei mesi nel 1980 anticipando l’inizio alla prima domenica di aprile e poi dal 1981 all’ultima domenica di marzo. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme al resto dell’Europa quando la fine fu spostata all’ultima domenica di ottobre, a partire dal 2010.