Radio Valdera e Publiaudio, via libera del tribunale al concordato

Il tribunale di Pisa ha accettato la proposta di concordato preventivo che nei mesi scorsi era stata presentata da due aziende di Ponsacco del settore radiofonico locale e regionale Publiaudio srl e Radio Valdera srl.
Una notizia che nasce in un contesto di difficoltà che da anni tutto l’indotto radiofonico locale e non solo sta vivendo. L’accettazione del concordato comunque di per sé non rappresenta una notizia del tutto negativa per le società che così eviteranno soluzioni più traumatiche.
Subito dopo questo dato di fatto, come sottolineano dal pool di esperti che ha seguito la vicenda composta da dall’avvocato Simone Giugni di San Miniato, come advisor legale e i commercialisti Leonardo Sforzi di Ponte a Egola, Stefano Monti e Filippo Sani dell’associazione Dca (Dottori Commercialisti Associati) di Santa Croce sull’Arno, si delinea un panorama difficile per l’intero settore radiofonico locale dove la grave crisi economica degli ultimi anni e le difficoltà nel reperire valide e continuative entrate dalle campagne pubblicitarie hanno colpito in modo decisivo il fatturato delle società, determinando ritardi nel pagamento delle imposte e dei fornitori.
Nel caso specifico pertanto, nel giugno scorso la proprietà, con rammarico, è giunta alla conclusione di dover presentare domanda di concordato preventivo con annessa transazione fiscale, continuando comunque l’attività anche se con fini liquidatori.
Una notizia che potrebbe in qualche modo fare anche ‘giurisprudenza’ in Italia per il futuro se altre radio territoriali dovessero seguire la stessa sorte.
“Si tratta di un caso decisamente particolare – spiegano i commercialisti santacrocesi – di concordato che prevede la vendita di attività immateriali, ovvero le frequenze radiofoniche, che sono da considerare rami d’azienda autonomi”.
A questo punto le due radio sono in vendita a tutti gli effetti tanto che sempre dallo studio professionale che ha seguito la vicenda dicono: “La risposta del mercato è stata pronta e positiva, tanto che i commissari hanno già iniziato, con l’autorizzazione del giudice delegato, la liquidazione incontrando un discreto numero di richieste alle gare indette per la vendita degli asset societari”.