Incendio Waste, l’area da campionare secondo Arpat

13 settembre 2016 | 12:38
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Incendio Waste, l’area da campionare secondo Arpat
Incendio Waste, l’area da campionare secondo Arpat
Incendio Waste, l’area da campionare secondo Arpat

Arpat sta valutando la possibilità di effettuare alcuni campionamenti limitatamente alla zona individuata dall’analisi meteorologica, un’area di circa 600 metri attorno a quella da dove sabato si è levata una nube di fumo tra Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto (leggi qui Incendio in un capannone Waste, “non mangiare frutta e verdura”). Valutazioni di carattere sanitario, invece, potranno essere rilasciate dalla competente Asl.

L’incendio che si è sviluppato all’interno di un capannone dello stabilimento Waste Recycling, al confine tra Castelfranco di Sotto e Santa Croce Sull’Arno, secondo Arpat, “ha avuto origine dai rifiuti (miscellanea eterogenea codice CER 191211* non classificata infiammabile) grossolaneamente triturati in attesa di conferimento ad altro impianto. La combustione ha riguardato una parte di tale materiale, quantificabile in circa 10 metri cubi. Il rogo è stato domato, rapidamente, dai vigili del fuoco e infatti è stato di breve durata (meno di un’ora).
Valutando questi due aspetti, durata e quantità di materiale bruciato, l’evento si può considerare decisamente contenuto.
Dall’esame dei dati meteo della mattina in questione – a cura del Settore Modellistica previsionale – è stato possibile delimitare la zona più probabilmente interessata dalla ricaduta di sostanze rilasciate in atmosfera, che ha al massimo un raggio stimato in 600 metri dal punto dell’incendio”. Proprio entro quell’area, Arpat deciderà se effettuare o no altri campionamenti.