
Mirco Alessi, come anticipato ieri dal quotidiano on line Ilcuoioindiretta.it (clicca qui e leggi anche Elicottero sul Cuoio, cerca anche l’assassino di Firenze) è passato nella sua fuga dopo il duplice omicidio in via Fiume a Santa Maria Novella, anche da Santa Croce sull’Arno. A dirlo, sono i carabinieri del comando provinciale di Firenze, nonostante nella giornata di ieri altri mezzi di informazione si siano affrettati a smentire questa notizia.
Infatti, Alessi si è diretto dapprima nei pressi di Santa Croce sull’Arno e una volta lì ha messo fuori uso l’impianto satellitare installato sul suo veicolo, probabilmente perché ha sentito arrivare gli elicotteri dell’Arma. Poi, giunto in un paese dell’entroterra della provincia di Livorno, ha rubato le targhe di un’auto in sosta sostituendole a quelle del mezzo utilizzato per la fuga. Ecco perché ieri l’eliccottero dell’Arma lo cercava lungo la FiPiLi con voli molto bassi che hanno messo in allarme tutta la popolazione.
Dopo un’intera giornata di indagini che ha visto impegnati i carabinieri di tutta la Toscana, nella tarda serata di ieri 29 giugno, nel paese di Monticiano in provincia di Siena, è stato individuato e tratto in arresto Alessi, fiorentino di 42 anni, ritenuto dagli inquirenti il responsabile del duplice omicidio verificatosi a Firenze alle prime ore della mattina di mercoledì 29 giugno.
Le indagini immediatamente intraprese dai carabinieri del comando provinciale di Firenze, coordinati dal pubblico ministero di turno, hanno permesso di ricostruire che l’uomo dopo avere commesso il delitto, si è prima sbarazzato dei suoi abiti intrisi del sangue delle due vittime nella propria abitazione di via Palazzuolo e poi, utilizzando la sua auto, ha cercato di far perdere le sue tracce.
Arrivato a Cecina dopo aver percorso la FiPiLi, in provincia di Livorno, ha letteralmente strappato di mano il cellulare a una donna e pensando di digitare il 112 chiedeva ai carabinieri (che non erano in linea perché non era riuscito a far partire la chiamata) se erano contenti delle due sorprese che aveva lasciato a Firenze. Nella tarda serata di ieri l’uomo, raggiunto Monticiano, ha poi chiamato il 112 instaurando una conversazione dai contenuti deliranti che però ha permesso agli operatori di localizzarlo nel paese di Monticiano dove, per l’appunto, pochi minuti dopo è stato individuato e arrestato dai carabinieri della locale stazione. Dalle prime indagini parrebbe che l’uomo intratteneva da qualche anno una relazione sentimentale con il cittadino brasiliano transessuale, sfociata con richieste economiche sempre più pressanti da parte del transessuale, mentre la furia omicida si sarebbe rivolta alle altre due donne per il solo fatto che le stesse erano presenti nell’abitazione. L’uomo avrebbe maturato le intenzioni omicide nei confronti del transessuale andandolo a trovare di proposito. Durante la fuga aveva anche ritirato del contante con la propria tessera bancomat, probabilmente per avere risorse per sostenere la latitanza. (g.m.)