Sorpresa a fare sesso in auto, multa da 10mila euro

6 aprile 2016 | 11:55
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Sorpresa a fare sesso in auto, multa da 10mila euro

La giustizia ci ha messo quasi tre anni ma alla fine l’udienza si è celebrato e il giudice monocratico l’ha ritenuta colpevole. I fatti risalgono al 2013 quando l’impuntata fu sorpresa a fare sesso in auto nella zona delle Cerbaie a Galleno da una pattuglia della polizia municipale di Fucecchio dell’Unione dell’Empolese Valdelsa. Alla fine però fissata una provvisionale  di 10mila euro, il fascicolo è stato inviato al prefetto perché nel frattempo è intervenuta una nuova legge che trasforma il reato di atti osceni un luogo pubblico. Ovvero chiunque venga trovato a compiere atti osceni in pubblico può essere sanzionato con una contravvenzione e quindi un’oblazione che va dai 5 ai 30 mila euro, stessa contravvenzione per il partner. Così questa mattina l’intero fascicolo del giudice dopo la sentenza di colpevolezza è stato inviato alla prefettura che ora dovrà elevare la sanzione a favore dello stato di almeno 10 mila euro come stabilità dal tribunale.

Stiamo intensificando i controlli su tutto il territorio – spiega Annalisa Maritan, comandante della polizia municipale dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa – e in particolare in quelle zone, come le colline delle Cerbaie, dove il fenomeno è ancora ben presente. Lavoriamo in coordinamento con la stazione dei carabinieri di Fucecchio con la quale la collaborazione è intensa e proficua. Ringrazio l’Arma dei carabinieri per il proprio impegno che anche su questo versante sta risultando molto importante”.
“In occasione del rinnovo dell’ordinanza per contrastare la prostituzione su strada – aggiunge il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli – ho chiesto espressamente alla polizia municipale azioni più incisive. La depenalizzazione del reato di atti osceni in luogo pubblico e il passaggio a sanzioni pecuniarie molto elevate potrebbe risultare un ulteriore strumento per disincentivare questo tipo di attività. Ribadisco che anche se la prostituzione di per sé non è illegale è necessario contrastare i fenomeni di sfruttamento e la situazione di degrado che il meretricio porta con sé soprattutto quando avviene in spazi pubblici e alla luce del sole. Le cose procedono nella giusta direzione, quella indicata in occasione del Comitato Interprovinciale per l’ordine Pubblico che il Prefetto di Firenze convocò lo scorso 21 gennaio e che mise nel mirino soprattutto le situazioni di degrado legate allo spaccio della droga e alla prostituzione”.

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