Grossista della droga a Montopoli: 2 chili nel divano

18 marzo 2016 | 11:24
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Grossista della droga a Montopoli: 2 chili nel divano

I carabinieri della compagnia di Fucecchio lo tenevano d’occhio. Quell’uomo, 42 anni che vive a Montopoli, secondo i militari riforniva i pusher della zona, avvicinandoli a bordo di un’auto non intestata a lui, ma usando l’abitazione di un parente come centro dell’attività.

Il bosco delle Cerbaie a Fucecchio, al confine con i comuni di Castelfranco di Sotto e Altopascio, era il suo posto prediletto. I militari hanno condotto osservazioni e cercato riscontri, poi lo hanno atteso nel bar di San Romano che frequentava di solito e lo hanno seguito fino a casa. Nella sua abitazione di Montopoli, i carabinieri della compagnia di Empoli hanno trovato 2,2 chili di hashish suddivisi in panetti e lo hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti nell’area boschiva delle Cerbaie. L’uomo, secondo le indagini, avrebbe utilizzato la casa di un suo parente come base logistica per gestire la propria attività. A. Z, queste le iniziali, era già noto alle forze dell’ordine e per questo si trova ora ristretto nella casa circondariale di Pisa.
I carabinieri della compagnia di Empoli, impegnati in accurati controlli del territorio finalizzati al contrasto allo spaccio, avevano notato l’uomo fare gli stessi giri con una certa frequenza a bordo della stessa auto e incontrando le stesse persone. Le circostanze li hanno insospettiti e convinti a indagare. I servizi di osservazione giornalieri e l’intestatario dell’autovettura hanno permesso di risalire con non poche difficoltà al reale utilizzatore del mezzo per meglio comprendere gli spostamenti e il ruolo dello stesso nei boschi delle Cerbaie. In pochi giorni i militari hanno, poi, avuto la conferma che il 42enne riforniva “a domicilio” i pusher della zona con continui viaggi durante i quali, probabilmente, trasportava quantitativi esigui di stupefacenti per evitare grossi problemi nel caso di controllo da parte delle forze di polizia. I militari hanno quindi deciso di colpire il traffico alla fonte sia per evitare pericolosi e inefficaci inseguimenti nei boschi sia per riuscire, in caso di controllo positivo, a rinvenire una cospicua quantità di stupefacente.
Dopo qualche giorno è stata quindi individuata, con non poche difficoltà, la base logistica dello spacciatore ovvero l’abitazione di un parente dove, pur non avendo la residenza, si appoggiava per svolgere la propria attività illecita. Nella serata di mercoledì i carabinieri si sono quindi appostati nei pressi di un bar di San Romano, dove l’uomo era solito intrattenersi tra una consegna e l’altra e non appena lo hanno visto uscire lo hanno bloccato e sono entrati insieme a lui nell’abitazione dove, solo a seguito di una scrupolosa perquisizione, hanno rinvenuto l’hashish suddivisa in panetti di varie dimensioni accuratamente occultata nell’imbottitura del divano.