
Sarebbero coinvolti anche alcuni soggetti della provincia di Pisa nella rete di truffe scoperta dalle indagini coordinate dal sostituto procuratore Aldo Ingangi, svolte dagli investigatori della squadra mobile e iniziate nella primavera del 2013.
Una banda che attraverso società di comodo acquistava da ignare aziende enormi quantità di merci di varia natura dando in pagamento assegni postdatati, non pagabili per difetto di provvista o firma, è stata sgominata nelle ultime ore: questa la truffa scoperta dalla polizia di Lucca che sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone, ritenute responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla bancarotta fraudolenta, ricettazione e riciclaggio. Cinque indagati saranno condotti in carcere, mentre i restanti saranno sottoposti ai domiciliari. Arresti anche nelle province di Pistoia, Pisa, Cagliari, Brescia e Prato. Almeno un centinaio le truffe smascherate, realizzate con il medesimo modus operandi: la società di comodo acquistava enormi quantità di merci di varia natura – dagli infissi, ai carburanti, alle pitture murali, ai computer – dando in pagamento gli assegni che poi risultavano inesigibili. Alla scadenza dei titoli le società di comodo, i loro rappresentanti e referenti sparivano senza lasciare alcuna traccia, cedendo il posto a nuove società che hanno continuato i raggiri.