
La giunta regionale della Toscana ha approvato oggi 16 febbraio ulteriori interventi per la promozione della vaccinazione e per lo studio e l’analisi delle possibili cause della diffusione del meningococco C in Toscana, nell’ottica della prevenzione. Per queste nuove misure, è stata prenotata la cifra di 10.020.200 euro.
Le misure prevedono, in sintesi, la vaccinazione gratuita contro il meningococco C per tutti i residenti nell’Asl Toscana centro, a qualsiasi fascia di età appartengano, la riduzione del ticket da 58,23 a 45,52 euro per gli over 45 che risiedono nelle altre due Asl, Toscana nord ovest e sud est e l’avvio dei protocolli di ricerca coordinati da Ars e Iss per lo studio dei casi e l’individuazione dei portatori sani.
Queste misure vanno ad aggiungersi a quelle già varate nei mesi scorsi dalla giunta, che fanno parte della campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C e saranno valevoli fino al 30 settembre 2016. Fin dai primi mesi del 2015 si è registrato in Toscana un significativo aumento di casi di meningite da meningococco C, che ha interessato soprattutto l’area nord della regione, in particolare la Asl Toscana centro, dove risulta concentrato più del 70% delle segnalazioni dall’inizio del 2015, con casi anche nelle fasce di età più adulta. Una situazione straordinaria, che ha richiesto, appunto, misure straordinarie, alcune delle quali concordate anche con ministero della salute, Istituto superiore di sanità e Agenzia italiana del farmaco, nell’incontro di martedì scorso.
“Come Regione Toscana – ha detto l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – abbiamo messo in campo tutte le misure, le energie e le risorse necessarie per far fronte a questa che, ripeto ancora una volta, non è un’epidemia, ma comunque una situazione straordinaria. Tutti i cittadini che lo vorranno potranno vaccinarsi, in questa settimana sono in arrivo 350mila dosi di vaccino. Ancora una volta chiedo la collaborazione di medici di famiglia e pediatri”.
Per favorire la promozione della vaccinazione e monitorare l’andamento della campagna vaccinale, la Regione ha previsto: offerta gratuita, su richiesta, della vaccinazione contro il meningococco C nelle aziende Usl Toscana Nord Ovest e Toscana Sud Est alle persone nella fascia di età dai 20 anni compiuti al compimento dei 45 anni, alle persone che hanno frequentato la stessa comunità in cui si è verificato un caso di sepsi/meningite da meningococco C, agli studenti fuori sede delle università presenti sul territorio toscano previa presentazione di un documento di iscrizione valido per l’anno in corso. Su richiesta e con la compartecipazione al costo della spesa secondo il tariffario, possono vaccinarsi anche le persone non residenti in Toscana e prive di domicilio sanitario, che frequentano in modo continuativo il territorio toscano (per esempio, motivi di lavoro), previa presentazione della documentazione che attesti la presenza ricorrente o continuativa sul territorio toscano. Tra i provvedimenti, inoltre, il coinvolgimento dei medici di medicina generale e pediatri di famiglia, la modifica della tariffa della prestazione da portare a 45,52 euro, l’approvazione di 2 protocolli di studio coordinati dall’Agenzia regionale di sanità della Toscana con la collaborazione dell’Iss: il protocollo per lo “studio retrospettivo e prospettico dei casi di malattia batterica invasiva da meningococco C in Toscana” e il protocollo per “l’indagine di prevalenza nella popolazione toscana di portatore sano di Neisseria Meningitidis”e l’istituzione di un gruppo di lavoro operativo regionale per il coordinamento e il monitoraggio delle misure disposte.
Proseguono normalmente (indipendentemente quindi dalla campagna straordinaria) le vaccinazioni gratuite contro il meningococco C previste dal calendario vaccinale e cioè la vaccinazione routinaria per i nuovi nati, la vaccinazione per i soggetti a rischio individuati nel calendario vaccinale, la vaccinazione a tutti i ragazzi di età compresa tra 11 e 20 anni (ovvero dagli 11 anni compiuti al compimento del 20esimo anno di età), anche se mai vaccinati o già vaccinati nell’infanzia.
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