Aggredito da un cinghiale nei boschi di Castelfranco

14 novembre 2015 | 19:05
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Aggredito da un cinghiale nei boschi di Castelfranco

Forse la sua presenza lo ha spaventato. Una sensazione reciproca, visto che quando il cinghiale si è visto davanti l’84enne di Orentano, gli si è scagliato contro. Spaventando come è ovvio a morte l’uomo, che si è visto arrivare addosso il bestione, che lo ha colpito ed è scappato. E’ successo sabato scorso a Orentano, nel comune di Castelfranco di Sotto.

L’uomo è caduto a terra e quando si è rialzato era già da solo: il cinghiale si è sentito libero ed è fuggito. Segno che, forse, voleva solo difendersi, ma in un modo che avrebbe potuto avere un epilogo ben peggiore. Mario Del Santo, che a Orentano vive con la moglie e il figlio, è tornato a casa spaventato, zoppicando e con del sangue che scendeva da un ginocchio. Ai familiari ha raccontato di essersi trovato davanti al cinghiale al limitare del bosco, a 300 metri circa da casa, mentre faceva una passeggiata. L’animale, forse spaventato da quell’incontro, gli si è lanciato addosso, lo ha colpito con la testa, ferendolo al ginocchio con un dente e lo ha sbattuto a terra. Troppo poco, secondo Mario, per rivolgersi al pronto soccorso, anche se ancora oggi zoppica. Abbastanza per spaventare chi lo conosce, che i cinghiali li sente quasi ogni notte avvicinarsi a casa: li sente soffiare mentre i cani abbaiano e trova la terra mossa in giardino la mattina. Abbastanza per sostenere che bisogna correre ai ripari, specie in previsione delle cucciolate, quando i cinghiali diventano più aggressivi per proteggere i piccoli. “Per questo – spiega la figlia – abbiamo deciso di rendere noto il caso. Questa a volta, a nostro padre, è andata bene, ma di questi problemi si parla da tempo. I cinghiali ci sono da sempre e noi non vogliamo dare a loro nessuna colpa, solo che ora arrivano troppo vicini a casa, tanto che quando fa buio cerchiamo di essere tutti in casa, ben chiusi e al sicuro. In questo periodo, a quelli che fanno passeggiate nei boschi si aggiungono i cercatori di funghi e tartufi, che potrebbero trovarsi in serio pericolo”. Specie se questa abitudine all’uomo continua: gli animali selvatici, in genere, fiutano gli esseri umani e sanno che devono stargli lontano. A rendere nota la notizia è il sindaco di Castelfranco Gabriele Toti avvertito dalla figlia dell’uomo, che già in diverse occasioni si era detto preoccupato per la proliferazione degli ungulati (leggi qui Troppi cinghiali a Castelfranco, Toti chiede l’abbattimento ).

Elisa Venturi