L’ex dirigente comunale:”Quel deposito è una bomba sopra San Romano”

22 ottobre 2015 | 10:13
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L’ex dirigente comunale:”Quel deposito è una bomba sopra San Romano”
L’ex dirigente comunale:”Quel deposito è una bomba sopra San Romano”
L’ex dirigente comunale:”Quel deposito è una bomba sopra San Romano”
L’ex dirigente comunale:”Quel deposito è una bomba sopra San Romano”

È piantato lì da una quarantina d’anni, realizzato negli anni ’70 per dare acqua ad una San Romano in rapida espansione edilizia. Da allora il deposito idrico di Angelica non ha più conosciuto alcun intervento di manutenzione, tanto che oggi il colpo d’occhio rivela tutto il peso degli anni, con il cemento armato saltato in più punti e le staffe di ferro ormai in bella mostra. Una situazione che non desterebbe pericoli, almeno stando ai certificati di Acque, proprietario della struttura, che ha escluso ogni rischio in termini di stabilità. Eppure la situazione non fa dormire sonni tranquilli all’ex dirigente del comune di Montopoli Etelbo Arzilli, oggi in pensione, intervenuto ieri sera nella consulta di San Romano per lanciare l’allarme su quella che ha definito “una vera e propria bomba” sulla testa dei sanromanesi.

Situato alle spalle del supermercato Conad, in località Angelica, nel bel mezzo di una zona residenziale in continua espansione fino a non troppi anni fa, il deposito fu realizzato per dare acqua ad una buona fetta di San Romano, fino ad allora servita solo da pozzi. “Ricordo molto bene la realizzazione del deposito – ha raccontato Arzilli –. È una struttura alta 30 metri dal suolo con una capienza complessiva di 300 metri cubi d’acqua che equivalgono a 300 tonnellate, qualcosa come 30 autotreni a pieno carico. Da allora non è più stata fatta manutenzione, e le staffe oggi sono tutte uscite fuori. Io sinceramente non ci dormo la notte. Immaginatevi cosa potrebbe succedere se dovesse venir giù. All’epoca furono fatte tutte le simulazioni sui venti, ma ci si basava su indici che sono più bassi di quelli di oggi: ormai assistiamo anche nella nostra zona a raffiche di velocità superiori rispetto ad una volta. Per non parlare dei rischi nel caso di un eventuale terremoto di tipo sussultorio”. “Il pericolo non è solo per il supermercato Conad – ha aggiunto – ma per tutto il quartiere: se dovesse cadere sul terreno una struttura con un peso del genere rischia di far crollare i muri delle case nel raggio di 200 metri.
“Il timore da parte nostra c’è stato”, ha ammesso l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Varallo, spiegando che l’amministrazione si è già mossa con Acque per mettere mano alla situazione: “Abbiamo chiesto delle verifiche ad Acque anche alla luce delle nuove norme antisismiche – ha spiegato Varallo – non solo per il deposito di Angelica ma anche per quello di Casteldelbosco che si presenta nella stessa situazione. I certificati rilasciati da Acque, però, ci dicono che non esistono problemi di stabilità e che l’unica necessità è quella di un intervento di manutenzione per coprire i ferri che sono rimasti scoperti. Intervento che Acque ha promesso entro la fine del 2016. Per stare più tranquilli, abbiamo chiesto dei pareri ad alcuni ingegneri di nostra fiducia che ci hanno confermato le stesse conclusioni. Ad ogni modo non ci accontentiamo di vedere i depositi in queste condizioni. Continueremo a monitorare la situazione facendo pressione sul gestore”.

Giacomo Pelfer