
“Da quella notte non riusciamo più a dormire nella nostra casa. Durante la notte stiamo a casa di mia figlia, abbiamo troppa paura”.
A raccontarlo è Bruna Ferretti, la moglie di Carli. I due coniugi, nella notte tra sabato e domenica scorsa, sono stati rapinati intorno alla mezzanotte da tre malviventi che sono entrati nella loro casa mentre dormivano (Leggi anche: “Rapinati in casa i Carli a Montecalvoli. Via soldi e lingotti” ). Tanta la paura, anche perché marito e moglie, circa un anno fa, aveva già subito un’altra rapina del genere, sempre nella loro grande abitazione di via del Fosso, nella frazione di Santa Maria a Monte. “Ieri siamo andati dai carabinieri, appena ci siamo un po’ ripresi dallo spavento della notte di domenica, a sporgere formale denuncia, ma per ora sono molti gli elementi su cui stanno indagando e che non riescono a spiegarsi” racconta ancora Ferretti. “I malviventi sono riusciti a penetrare da una finestra che era protetta da allarme, che però non ha suonato: l’allarme è scattato solo quando nel cuore della notte dopo la rapina, ho aperto la porta principale per far entrare mio genero, che abbiamo chiamato subito. Inoltre, per i militari, è difficile da capire il motivo per cui i tre malviventi dopo essere riusciti ad aprire le due cassaforti e aver portato via oro e oggetti preziosi per un valore ingente, siano anche entrati in camera nostra. Un’ipotesi – continuano dalla famiglia Carli – è che stessero cercando denaro contate che non era in casa, però si sono accollati un bel rischio a trasformare un furto in rapina: sarebbero potuti andare via senza svegliarci”. Molti gli elementi ancora da chiarire da parte dei carabinieri quindi, che stanno ancora indagando sull’episodio. Durante la testimonianza resa a mente lucida dalle due vittime, i coniugi Carli, alla fine sono state chiarite le ipotetiche discrepanze sui dettagli relativi ai tre malviventi emersi in un primo momento nel racconto dei fatti reso agli uomini dell’Arma da moglie e marito. “Sicuramente, pensiamo che qualcuno li abbia aiutati o quanto meno informati su come era fatta la casa, il sistema di allarme e soprattutto dove si trovavano le chiavi delle cassaforti” continua Bruna Ferretti.
I militari intanto stanno indagando in tutte le direzioni e non hanno escluso nessuna pista, tanto che stanno vagliando anche le posizioni delle persone che possono essere entrate nella casa delle due vittime nei giorni precedenti alla rapina.
Gabriele Mori