Rapina al supermercato, arrestato poliziotto pisano

29 settembre 2015 | 10:26
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Rapina al supermercato, arrestato poliziotto pisano
Rapina al supermercato, arrestato poliziotto pisano
Rapina al supermercato, arrestato poliziotto pisano

Un poliziotto in servizio alla questura di Pisa è stato arrestato dopo la rapina messa a segno nella serata di ieri (lunedi 28 settembre) al supermercato Conad di Sant’Alessio una frazione dell’Oltreserchio lucchese a circa venti chilometri da Pisa.

L’uomo Daniele (Lama) Trubiano è stato identificato dalla polizia di Lucca, intervenuta sul luogo della rapina e nell’inseguimento. Dopo essere stato arrestato al termine di una breve fuga, scattata subito dopo il colpo, ma conclusasi con tre dipendenti del Conad e uno straniero che si trovava fuori del negozio che lo inseguivano è stato fermato dagl iagenti lucchesi. Quando i poliziotti sono riusciti a trarlo in arresto lo hanno condotto in questura a Lucca e lì hanno trovato nelle tasche di Trubiano, che aveva agito con il volto nascosto da una calzamaglia e da un cappellino, la tessera di poliziotto. Si tratta di un capo assistente della questura di Pisa di 49 anni in servizio alla Digos, conosciuto anche come scrittore. In passato aveva pubblicato un libro dal titolo Da grande voglio fare il tenente Colombo.
Un agente modello che non aveva mai dato motivo di sospetti ed è escluso che abbia agito con dei complici. Il questore di Pisa, intanto, ha attivano le procedure disciplinari, fra cui la sospensione. L’uomo ha agito con la pistola d’ordinanza caricata con proiettili che non potevano essere esplosi dall’arma perche di un calibro diverso, probabilmente una precauzione per non essere identificato da eventuali proiettili o bossoli che fossero rimasti sul luogo della rapina, ma anche per avere la certezza di non uccidere nessuno. Al momento gli agenti della squadra volanti di Lucca, coordinati dal vicequestore Leonardo Leone e il magistrato di turno, stanno cercando di capire il movente che ha portato Trubiano a passare dalla parte del crimine, lui che nella vita aveva scelto di fare il poliziotto. Un’ipotesi è che l’uomo fosse gravato da debiti di gioco che quindi abbia provato a risolvere i propri problemi economici con una rapina che se fosse andata a segno avrebbe fruttato quasi 4mila euro, l’incasso di giornata del supermercato di Sant’Alessio di propreità della famiglia Tambellini.
Trubiano, di corporatura robusta, secondo quanto ricostruito dagli agenti e raccontato dai testimoni, avrebbe agito con la pistola in puglio e con atteggiamento minaccioso, scarrellando con la pistola per intimidire i presenti, motivo per cui sul luogo della rapina sono rimasti quattro proiettili inesplosi di un calibro diverso da quello della pistola di ordinanza. 

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