Nuova udienza nel processo che vede alla sbarra due ventenni di Pontedera e Ponsacco accusati di aver stuprato una coetanea nell’estate 2014 nella villa del nonno di uno dei due a Santa Maria a Monte dopo averle somministrato Ghb, la droga dello stupro in una bevanda analcolica.
Questa volta è stata ascoltata la testimone per eccellenza in questo processo, ovvero l’amica della presunta vittima che avrebbe assistito a tutta la serata e anche allo stupro vero e proprio. La ragazza, amica della parte lesa nel processo, ha deposto in aula ed è stata interrogata dal sostituto procuratore. La ragazza avrebbe riferito elementi a conferma della dinamica che si era andata delineando durante la indagini, ovvero che lei provò a separare i due dalla ragazza, e i due le proposero di unirsi al gioco erotico. La ragazza poi provò a portare via la sua amica , ma questa oppose resistenza. Dopo la fine della serata la ragazza cominciò a stare male tanto che i tre la rivestirono, per riportarla verso casa, ma la giovane cominciò a vomitare in macchina. La ragazza durante il viaggio, mentre vomitava, sarebbe stata filmata anche da uno dei due giovani. Insomma una testimonianza che inchioderebbe i due ragazzi.
La vicenda la giovane stuprata , secondo quanto era emerso durante le indagini sarebbe riuscita a rendersi conto di cosa era accaduto solo il giorno dopo, aiutata dall’amica che si rese conto che non ricordava niente di quanto aveva fatto la sera prima nella villa del nonno di uno dei due presunti stupratori. Da lì sarebbero partite le indagini che portarono a viari filoni di indagine, uno dei quali si concluse con la perquisizione della villa teatro della violenza sessuale dove gli agenti, che deporranno nella giornata di oggi, ritrovarono una bottiglia al cui interno erano contenute tracce di Ghb. Gli inquirenti sarebbero anche in possesso altri elementi di prova tra cui anche intercettazioni della conversazioni tra i due ragazzi dove emergerebbero altri aspetti della vicenda a conferma della ricostruzione avanzata dagli inquirenti. ma su come ricomporre il puzle delle prove l’ultima parola spetterà a giudice a conclusione delle udienze.