Banda di narcotrafficanti, ramificazioni anche a Pontedera
Quattordici arresti, di cui 13 in carcere e uno ai domiciliari oltre al sequestro di ingenti quantitativi di droga e denaro. È questo il bilancio dell’operazione antidroga condotta dal gico della Guardia di Finanza che ha portato in carcere varie persone tra cui un uomo di Pontedera, l’ex convivente della brasiliana al vertice del meccanismo criminale e la sorella del pontederese nullafacente.
L’accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente, rapina, lesioni personali e detenzione e porto illegali di armi da fuoco. L’organizzazione criminale che aveva ramificazioni nella province di Firenze, Pisa, Pistoia, Lucca, La Spezia coordinata dal gip del tribunale di Firenze, che ha coinvolto anche i nuclei di polizia tributaria del capoluogo toscano, ha permesso di individuare un traffico sostanzioso di cocaina che arrivava dal Brasile. Durante l’operazione sono stati sequestrati circa 80 chili di cocaina purissima per un valore, una volta spacciata, di oltre 12 milioni di euro.
Il ramo pontederese del sodalizio criminale che è stato smantellato anche grazie a un militare delle fiamme gialle che si è infiltrato nell’organizzazione, era costituito dall’ex convivente della brasiliana, capo dell’organizzazione, sua sorella e dall’attuale convivente, un albanese. La brasiliana nonostante si trovasse ai domiciliari aveva anche continuato a gestire il traffico di stupefacenti proprio attraverso questi suoi referenti sul territorio. I suoi collaboratori si occupava di far arrivare la droga alle bande di spacciatori, attivi prevalentemente nel Pisano e nel Pistoiese, a Lucca e a Firenze per la vendita finale ai cocainomani. La donna invece garantiva l’approvvigionamento nel suo paese di origine. Coinvolto anche un altro italiano, una guardia notturna di un supermercato di Lucca, calabrese originario di Taurianova, ma residente ad Altopascio. Lui era tra i primi membri della gang, avvicinato proprio dall’agente sotto copertura già nel 2012. L’operazione alla fine ha permesso di fare vari sequestri di sostanze stupefacenti negli aeroproti infliggendo nel corso del tempo vari colpi all’organizzazione criminale.
14 arresti di cui 13 in carcere e uno ai domiciliari oltre al sequestro di ingenti quantitativi di droga e denaro. È questo il bilancio dell'operazione antidroga condotta dal Gico della guardia di finanza che ha portato in carcere varie persone tra cui un uomo di Pontedera, l'ex convivente della brasiliana al vertice del meccanismo criminale, e la sorella dell'uomo anche lei residente a Pontedera. L'accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente, rapina, lesionipersonali e detenzione e porto illegali di armi da fuoco. L'organizzazione criminale che aveva ramificazioni nella province di Firenze, Pisa, Pistoia, Lucca, La Spezia coordinata dal gip del tribale di Firenze, che ha coinvolto anche i nuclei di polizia tributaria del capoluogo toscano ha permesso di individuare un traffico sostanzioso di cocaina che arrivava dal Brasile. Durante l'operazione sono stati sequestrati circa 80 chili di cocaina purissima per un valore, una volta spacciata, di oltre 12 milioni di euro.
Il ramo Pontederese del sodalizio criminale che è stato smantellato anche grazie a un militare delle fiamme gialle che si è infiltrato nell'organizzazione, era costituito dall'ex convivente della brasiliana, capo dell'organizzazione, sua sorella e dall'attuale convivente un albanese. La brasiliana nonostante si trovasse ai domiciliari aveva anche continuato a gestire il traffico di stupefacenti proprio attraverso questi suoi referenti sul territorio. I suoi collaboratori si occupava di far arrivare la drogaalle bande di spacciatori, attivi prevalentemente nel Pisano e nel Pistoiese, per la vendita finale ai cocainomani. La donna invece garantiva l'approvvigionamento nel suo paese di origine. Coinvolto anche un altro italiano, una guardia notturna di un supermercato di Lucca, calabrese originario di Taurianova ma residente ad Altopascio, tra i primi membri della gang, avvicinato proprio dall'agente sotto copertura già nel 2012.