Morte sul lavoro, tre rinviati a giudizio

14 aprile 2015 | 10:01
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Morte sul lavoro, tre rinviati a giudizio

Il prossimo 8 febbraio 2016 dovranno comparire alla sbarra come imputati per la morte di Antonio Cerri operaio di 51 anni, l’operaio di Acque Spa che perse la vita nell’incidente sul lavoro avvenuto a Staffoli durante le operazioni di realizzazione di un pozzo.

Alla fine il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato a giudizio l’ingegnere di Acque spa Mario Chiarugi, Mirko Gambale di 35 anni meccanico di Pontedera, e Nico Galli operaio di Acque di 42 che quel giorno stava lavorando in squadra con Cerri. L’incidente fu banale e allo stesso tempo assurdo, Cerri che si trovava dietro al furgone mentre prendeva degli autensili, venne travolto proprio dal veicolo che improvvisamente iniziò a muoversi.
Secondo il giudice i tre a vario titolo sarebbero responsabili in modo colposo della morte dell’operaio, avvenuta nel 2012 e che si configura fino ad oggi come un incidente sul luogo di lavoro. Chiarugi infatti sarebbe stato rinviato a giudizio proprio come responsabile della sicurezza su luogo di lavoro per Acque spa, mentre il meccanico sarebbe stato rinviato a giudizio perché responsabile di aver riparato male i freni che non garantirono lo stazionamento del mezzo di lavoro. Il collega che dette l’allarme e che si trovava sul cantiere era lontano dalla vittima e allertò i soccorsi solo quando si accorse di quello che era accaduto. Su tutti questi aspetti adesso verrà fatta chiarezza durante il dibattimento al tribunale di Pisa.