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Contratti non rinnovati e impossibilità di lasciare il Paese, Senegalesi preoccupati per i permessi di soggiorno

4 dicembre 2024 | 14:36
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Contratti non rinnovati e impossibilità di lasciare il Paese, Senegalesi preoccupati per i permessi di soggiorno

“Non escludiamo nei prossimi mesi di organizzare manifestazioni pacifiche e di localizzarsi sul territorio affinché i nostri diritti siano rispettati”

“Da tempo gli immigrati che vivono in certe zone della regione stanno vivendo un calvario a causa dei permessi di soggiorno”. I tempi di attesa delle questure, spiegano dal coordinamento delle Associazioni Senegalesi in ToscanaCasto, sono di un anno o più.

“E’ troppo – denunciano -, a volte capita addirittura che il soggiorno appena consegnato il mese successivo scada e debba essere rinnovato nuovamente.

Abbiamo notato la disponibilità di alcune strutture come l’Anci che ha proposto che i comuni possano avere un ruolo nelle pratiche, accogliamo con favore questa iniziativa che può essere benefica se ben organizzata e può permettere di alleviare certe difficoltà. C’è davvero bisogno di aiutare i tanti immigrati che vivono nella regione che, a causa della lentezza, si trovano costretti a non poter viaggiare fuori dal Paese, o a vedere il loro contratto di lavoro non rinnovato dal datore di lavoro o la loro richiesta di lasciare il Paese respinta dall’Inps o da altre strutture.

Riteniamo più che necessaria una circolare delle questure per dare impegni ai richiedenti al fine di superare questi problemi che bloccano intere famiglie. Tuttavia, invece di risolvere il problema attuale, al momento della domanda viene addirittura apposto un termine sulle ricevute postali, cosa che può complicare ancora di più la vita dell’immigrato creando difficoltà in termini di lavoro, viaggi e talvolta creando anche problemi psicologici.

In alcune località come Pisa si aprono tavoli di consultazione, è una cosa da incentivare ma non basta perché il problema va affrontato alla radice, si tratta di trovare una soluzione una volta per tutte. Inoltre, Casto denuncia ed esige il rispetto dei cittadini immigrati che risiedono e lavorano legalmente in questo Paese da molto tempo, concedendo loro il documento in tempo. Non escludiamo nei prossimi mesi di organizzare manifestazioni pacifiche e di localizzarsi sul territorio affinché i nostri diritti siano rispettati”.