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Siamotuttuno porta i Prof all’Infanzia: il progetto di continuità coinvolge tutto l’Istituto

27 novembre 2024 | 10:24
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Siamotuttuno porta i Prof all’Infanzia: il progetto di continuità coinvolge tutto l’Istituto
Siamotuttuno porta i Prof all’Infanzia: il progetto di continuità coinvolge tutto l’Istituto
Siamotuttuno porta i Prof all’Infanzia: il progetto di continuità coinvolge tutto l’Istituto

A partire dall’asilo nido e andando oltre lo 0-6. Al Comprensivo Da Vinci, la scuola del futuro è già presente

Una continuità non solo tra classi contigue ma anche tra gradi di scuola. Un modo per fare dell’istituto una cosa sola, rendendo più naturale agli studenti il passaggio da un grado di scuola all’altro ma anche consentendo ai docenti di sperimentarsi in metodi didattici differenti, a conferma che non si smette davvero mai di imparare.

La scuola in movimento ormai è diventata la cifra dell’istituto comprensivo Leonardo Da Vinci di Castelfranco di Sotto, che per il secondo anno è pronto a portare in classe il progetto Siamotuttuno, come a dire che la scuola del futuro, in questo angolo di Toscana è già presente.

Per la sperimentazione che il dirigente Sandro Sodini e i suoi intraprendenti e instancabili docenti portano avanti, ma anche per il progetto in sé, che porta gli studenti nel futuro, con “incursioni” nella scuola che frequenteranno di lì a qualche anno. Il progetto è ovviamente più “spinto” nelle classi ponte, quelle consecutive, che segnano la fine di un ciclo scolastico e l’inizio di quello successivo, ma coinvolge anche le altre in un numero limitato di incontri l’anno, che comunque si aggira sulle 100 ore.

Di attività in classe, che arriva dopo gli scrutini quindi verso febbraio e che segue alla preparazione dei docenti, che mescolano approcci e didattiche per creare attività adatte agli studenti. Capiterà, per esempio, che a promuovere l’angolo lettura o il laboratorio creativo alla scuola dell’infanzia siano i docenti della scuola media o che i ragazzi più grandi si facciano docenti dei più piccoli. Oppure che i prof di inglese facciano lezione all’Infanzia.

Ma attività trasversali collegano già, per esempio, l’asilo nido Il Bruco con la scuola dell’Infanzia, in un percorso 0-6 che già da tempo ha superato la fase teorica per incamminarsi in quella pratica.

Coinvolto in questo scambio tra docenti è tutto l’istituto, ossia i plessi di capoluogo e frazioni, nella logica di sentirsi nella stessa casa, di creare voglia di conoscersi, studiare, sperimentare e crescere negli studenti, che si sentiranno a casa in qualsiasi grado di scuola. Ma anche nei docenti, che conosceranno già in modo diretto i ragazzi in arrivo dagli altri ordini di scuola. Qualcosa che sarebbe impossibile, insomma, senza la disponibilità del corpo docente a esplorare altri metodi e mettersi in gioco.

Pur con tante anime, progetti, persone, metodi e didattiche, la scuola è una e tutta pronta a farsi vivere, anche se con incontri spot. Portando avanti conoscenze e formazione certo, ma attaccate a un filo che lega le esperienze, i metodi, le persone. Così che una scuola nuova non è mai del tutto nuova, ma lo è sempre, da affrontare senza la paura di come sarà o la difficoltà di approcciarsi a un modo nuovo di fare lezione.