Si inaugura a Roffia il restauro del campanile distrutto nel 1944

L’intervento è stato finanziato interamente dalla parrocchia: un momento di festa per l’intera comunità
Si celebrerà nel pomeriggio di domenica (17 novembre) alle 16 alla chiesa di San Michele Arcangelo a Roffia, l’inaugurazione del restauro del campanile che fu distrutto durante il passaggio del fronte nel 1944. Il restauro è dovuto per garantire la conservazione e l’integrità dei mattoni a facciavista e bonificare le infiltrazioni di acqua.
L’intervento è stato finanziato interamente dalla parrocchia di Roffia. “Vogliamo ringraziare – dichiara padre Albino De Giobbi – in modo particolare sua eccellenza il vescovo di San Miniato Giovanni Paccosi che dal suo insediamento si è occupato personalmente della buona riuscita della pratica di finanziamento”.
Alle 16 suoneranno le campane quando padre Albino Domenico De Giobbi benedirà il campanile restaurato e i tutti i partecipanti.
“Per la nostra comunità – prosegue padre Albino – è un lavoro importante che ci impegna molto economicamente ma siamo una comunità viva, unita. Oggi è una giornata di festa, oggi ricordiamo tanti compaesani che sono passati da questo paese”.
Il passaggio della guerra nell’estate con gli eserciti contrapposti per 40 giorni sulle rispettive sponde del fiume portarono morte e distruzione. Una pagina che, a 80 anni di distanza e in un tempo in cui i nostri giorni, sono sospesi nel mondo tra guerra e pace, merita di essere ricordata, perché la memoria, come scriveva Mahler, “non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco”. Sarà soprattutto una serata di restituzione alla comunità di Roffia e ai suoi abitanti di ieri e di oggi perché il tempo della ricostruzione del paese, e anche del campanile, è un momento fondante identitario da trasmettere di generazione in generazione.
I passi del diario di don Lionello Benvenuti, sfollato nel convento di San Francesco e la testimonianza di Beppe Chelli, nipote del priore che frequentava, da bambino, in quei giorni Roffia, si mischiano con le vicende e con il contesto di una città, San Miniato, che viveva il lutto e le divisioni della strage nel duomo del 22 luglio così come racconterà Simone Bachini nel servizio che ha realizzato per Italia7 Guerra e Pace in un colloquio con Michele Fischi, consigliere nazionale dell’Associazione italiana combattenti interalleati.
I pittori di Ucai San Miniato (Elena Welebna, Lorella Consorti, Simonetta Fontani, Diana Polo, Silvana Fedi, Enrico Guerrini, Mario Marasà, Vilma Checchi, Bruno, Tamburini, Piero Sani, Paolo Tinghi, Giosuè cino, Lorenzo Terreni, Don Andres Echeverry) saranno presenti a fare sintesi attraverso una tela tra il tempo e lo spazio, Ci sarà anche l’installazione di Carlo Calvetti, diretto e puntuale nel suo modo di esprimersi con Mettete fiori nei vostri cannoni. Il tutto coordinato dal giornalista Fabrizio Mandorlini
“Quest’anno le iniziative natalizie ma soprattutto il presepe artistico e le installazioni in legno riciclato montate davanti alla chiesa avranno come tema principale la guerra, la violenza e la speranza – dichiara Andrea Lavecchia presidente dell’ Associazione I Festaioli di Roffia – iniziando proprio dal 17 novembre con questo evento”.
La pace nel mondo sarà il filo conduttore che porterà Roffia con tutte le sue iniziative da domani al 12 gennaio.