castelfranco di sotto |
Altre News
/

“Ho voluto omaggiare una tradizione”: una mega dolce davanti alla pasticceria

18 agosto 2024 | 10:58
Share0
“Ho voluto omaggiare una tradizione”: una mega dolce davanti alla pasticceria
“Ho voluto omaggiare una tradizione”: una mega dolce davanti alla pasticceria
“Ho voluto omaggiare una tradizione”: una mega dolce davanti alla pasticceria
“Ho voluto omaggiare una tradizione”: una mega dolce davanti alla pasticceria
“Ho voluto omaggiare una tradizione”: una mega dolce davanti alla pasticceria

“Avevo progettato sette piani, poi sono sceso a cinque, ma si tratta di quasi un metro e quaranta in altezza”

Tanti bignè e tanti strati, per un metro quadrato di dolcezza. Il mega dolce omaggio alla tradizione del giovane pasticcere Lorenzo Duranti si è messo ufficialmente sulla scena di via della Chiesa, di fronte al suo negozio.

Una promessa che il titolare dell’omonima pasticceria, aperta alcuni mesi fa a seguito di una scelta di vita e di un ritorno del giovane romano al paese dei nonni, aveva fatto nell’anno in cui tempi stretti hanno fatto saltare la tradizionale sfilata del Dolcione (quello vero, messo in piedi dall’Ente Carnevale, grande spesso svariati metri).

La cornice, in questi giorni, è la tradizionale Festa del Bignè, che anche ieri sera ha riempito le strade della frazione in nome di un prodotto che parla della storia di tante famiglie orentanesi, che hanno esportato la loro maestria un po’ in ogni dove, soprattutto a Roma ma non solo. La torta, che vuole semplicemente rendere omaggio a questa storica competenza collettiva, è larga circa un metro per un metro e resterà esposta fino alla fine della festa ed oltre, almeno finché lo permetterà il meteo.

“La pasticceria è nella storia anche della mia famiglia – dice Duranti, nipote di pasticceri orentanesi che qualche decennio fa decisero di stabilirsi a Roma ed aprire un laboratorio –. Quella di quest’anno, dopo l’apertura del negozio ad ottobre, è la mia prima estate ‘da pasticcere’ qui ad Orentano, paese dove un tempo tornavo spesso da bambino per le vacanze. Ho voluto semplicemente omaggiare una tradizione. Inizialmente avevo progettato sette piani, poi sono sceso a cinque, ma si tratta di quasi un metro e quaranta in altezza”.

Omaggio a quanto pare apprezzato anche dai passanti. “Si fermano, fanno foto, entrano e chiedono – dice – mi sembra che abbiano capito lo spirito che ha animato il tutto”.