
Alcune mattonelle ammalorate della struttura medicea che collega le sponde dell’Usciana ricoperte con bitume a freddo
Esiste un detto popolare che dice che a volte la toppa può essere peggiore del buco.
Un esempio è arrivato stamani mattina (29 luglio) da Ponte a Cappiano di Fucecchio. Alcune mattonelle in pietra del selciato dello storico ponte mediceo che unisce le due sponde della frazione sull’Usciana, si erano staccate formando anche un avvallamento pericoloso per chi ci transita. L’inconveniente era stato segnalato agli uffici comunali.
Dall’ente di piazza Amendola si è provveduto a rimediare alla criticità venutasi a creare in un modo però, ritenuto, piuttosto grossolano, ossia non tenendo conto del contesto storico in cui si il ripristino è avvenuto. Le mattonelle in pietra ammalorate sono state infatti ricoperte con del bitume a freddo come se si trattasse di una buca su una strada qualsiasi. La soluzione adottata però non è piaciuta ad alcuni calligiani (cosi si chiamano gli abitanti di Cappiano) che non hanno mancato di esprimere il proprio disappunto considerato il contesto dei luoghi in cui la toppa pare proprio peggiore del buco.

Il ponte mediceo rappresenta infatti un monumento della storia della Toscana. Distrutto nel 1315 durante la guerra tra Firenze e Lucca, l’attuale struttura venne fatta costruire nella prima metà del 1500 da Cosimo dei Medici. Il ponte, dopo diversi anni di incuria ed abbandono, è stato portato a nuovo grazie ai finanziamenti dell’ultimo Giubileo ed ogni anno, insieme alla piazza principale della frazione è la location di un importante rievocazione storica.