Caccia, autorizzate a Ponte a Elsa ed Egola le zone di rispetto venatorio

Esulta l’Associazione nazionale Libera Caccia di San Miniato: “Un intervento per arrestare il declino della piccola selvaggina stanziale”
Dopo un percorso non scevro di ostacoli, il lavoro dell’Associazione nazionale Libera Caccia di San Miniato è stato premiato. Sono state infatti autorizzate le zone di rispetto venatorio.
“Lo stato in cui versa il territorio a caccia programmata (Tcp) del Comune di San Miniato e le strutture pubbliche presenti ci hanno incitato e portato, nel novembre 2023, ad avere contatti con l’assessore Saccardi a cui presentammo le nostre preoccupazioni ed i nostri progetti. Nei giorni scorsi attraverso costruttivi contatti con i dirigenti del settore attività faunistiche venatorie della Regione Toscana abbiamo concluso positivamente il percorso”.
“Il cacciatore è sempre di più l’unico attore per la gestione del territorio e il suo ruolo è determinante per la gestione della selvaggina – dice l’associazione – Con queste motivazioni ci siamo mossi ed abbiamo portato a termine un percorso iniziato oltre 4 anni fa. Il progetto ha lo scopo di reintrodurre in modo naturale la selvaggina (fagiani e lepri), attraverso la realizzazione di strutture fisse. Con la collaborazione della Regione Toscana, Marco Ferretti e Alberto Panicucci, siamo giunti ad ottenere la delibera da parte della giunta regionale per la costituzione delle zone di rispetto venatorio, a difesa delle voliere a cielo aperto (già operative) per la reintroduzione e l’irradiamento del fagiano. Tipologia di attività, peraltro, già operativa in altri Atc toscani con ottimi risultati”.
“In questi anni ed in più occasioni, abbiamo cercato un confronto con il presidente dell’Atc 15 Pisa Est, ma invano – dice non senza una vena di polemica l’Associazione nazionale Libera Caccia di San Miniato – Le nostre preoccupazioni trovavano spunto dalla speranza di rallentare l’inesorabile declino, che temiamo irreversibile, della piccola selvaggina stanziale. L’intero percorso prende spunto dai principi dettati dall’articolo 9 della Costituzione, e gli ambienti identificati rispecchiano i principi basilari della biodiversità, con ecosistemi equilibrati, dove l’intervento e la presenza dell’uomo è limitato oltre ad avere i requisiti ambientali necessari per l’ambientamento il sostentamento e la riproduzione”.
“I nostri sforzi si sono concretizzati – conclude la nota – Abbiamo dato al territorio del Comune di San Miniato la possibilità di ritrovare gli equilibri perduti con la realizzazione di due Zone di Rispetto Venatorio: Ponte a Elsa e Egola, rispettivamente di circa 40 e 140 ettari con all’interno voliere a cielo aperto per l’immissione e l’irradiamento delle piccola selvaggina. Un primo passo per un nuovo percorso di cui la Libera Caccia di San Miniato si sente orgogliosa e per il quale chiediamo la collaborazione di tutti i cacciatori samminiatesi”.