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Ex sindaci tra nuovi impegni e vecchi progetti, con la Politica sempre nel cuore

6 luglio 2024 | 21:04
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Ex sindaci tra nuovi impegni e vecchi progetti, con la Politica sempre nel cuore
Ex sindaci tra nuovi impegni e vecchi progetti, con la Politica sempre nel cuore
Ex sindaci tra nuovi impegni e vecchi progetti, con la Politica sempre nel cuore

Capecchi si gode il meritato riposo: “Dopo 50 anni a lavoro, è il caso che la mia generazioni lasci andare ai giovani le redini di questo Paese”

Continuano a fare vita di partito, chi fra i caffè e i tavoli della Festa de l’Unità, chi dando una mano ai nuovi amministratori passando responsabilmente il testimone o concedendosi una pausa, o magari pensando a nuovi impegni, anche politici.

I quattro primi cittadini (e cittadine) che hanno retto la politica del Comprensorio del Cuoio negli ultimi 10 anni, dopo le gioie ed i dolori delle campagna elettorali che hanno stabilito i loro successori, riprendono tutti il filo della propria vita, annodando anche qualche filo e qualche connessione fra ciò che facevano in passato e ciò che inevitabilmente dovranno inventarsi nel futuro. Parliamo di Giovanni Capecchi, Giulia Deidda, Alessio Spinelli e Gabriele Toti.

Vite capitalizzate completamente da un ruolo importante che è diventato quotidianità, ma che come previsto adesso cede il passo a nuovi progetti. Per qualcuno, anche ad un po’ di meritato riposo, come per l’ex sindaco di Montopoli Valdarno Capecchi che in questi giorni è scappato un po’ al mare a Castiglioncello. “Credo sia venuto il momento di riposarmi un po’ e dedicarmi alle tante cose che ho trascurato – dice il 77enne Capecchi, facendosi scappare un sorriso –. Ho lavorato 35 anni in banca. Cominciando a fare politica attiva nell’amministrazione tardi, già da pensionato. Ho fatto 15 anni da amministratore, di cui cinque da assessore e vicesindaco e poi 10 da sindaco. Dopo 50 anni a lavoro, è il caso che la mia generazioni lasci andare ai giovani le redini di questo Paese, ce lo siamo meritato noi ma se lo sono meritato anche loro. E’ il loro momento”.

Si è messa a studiare in vista del futuro, dopo la dovuta pausa, anche l’ormai ex sindaca Giulia Deidda, colta dalla nostra telefonata mentre era intenta nei preparativi della festa del partito a Santa Croce sull’Arno, uno dei comuni passati al centrodestra. Con lo spirito di sempre, fra l’analisi della sconfitta e una vita di partito che avrà bisogno dell’esperienza di chi, “la stanza dei bottoni”, l’ha praticata per qualche anno. “L’esperienza che ho fatto in questi anni di pubblica amministrazione – dice – mi ha fatto capire molte cose, anche di ciò che più mi appassiona. Adesso che ho più tempo posso dedicarmi a quello che non sono ancora riuscita ad approfondire. Arriveranno nuovi progetti e nuove opportunità. Voglio essere pronta ad affrontarli con la giusta preparazione”.

Chi invece si era messo a studiare già qualche mese fa è Gabriele Toti. L’ex sindaco di Castelfranco di Sotto, fra gennaio e febbraio aveva vinto un concorso alla Città Metropolitana di Milano, ma senza dimenticare mai la ‘sua’ Castelfranco e ovviamente Orentano, dove da qualche tempo non vive più. Oggi residente a San Miniato, si era parlato di lui tempo fa per una mezza proposta fattagli dal Partito democratico sanminiatese per un posto di responsabilità in giunta. Niente di fatto. “Continuo ovviamente a fare politica all’interno del Partito Democratico, ne seguo le vicende, stando attento alla mia comunità – dice, l’ex sindaco, che iniziò a fare politica appena uscito dall’università (laurea in Economia) e con alle spalle l’iscrizione all’albo dei giornalisti –. Ho scelto volutamente di fare dei concorsi lontano dal mio luogo di origine, perché era il momento di tentare questa strada senza dare adito a dietrologie e senza dover ringraziare nessuno tranne che me stesso. Avevo varie possibilità da vagliare e l’ho fatto. Se restano aperti dei ragionamenti in campo politico valuterò”.

Diviso fra il Malusci Camp di Lizzano Belvedere di una figlia, che milita nel calcio femminile, una visita al mare “alla colonia” del figlio, gli impegni di studio delle altre due figlie “fra chi ha appena fatto la maturità e chi porta i 30 a casa dall’università” il fucecchiese Alessio Spinelli si gode la famiglia concedendosi anche qualche pausa (fra un concerto di Zucchero e uno dei Coldplay), ma la passione per la politica non gli è affatto passata. “Non smetto di seguire le mie passione la politica, come si può? – chiede –. Proprio stamani (6 giugno) ero ad una celebrazione alle Querce per alcune delle prime vittime di quella terribile estate del ’44, 80 anni fa, che culminò poi nella strage del padule”.

Si è concesso, poi, anche l’immancabile Palio di Siena: “Peccato per il maltempo che ha fatto rimandare – dice in battuta – se avessero bisogno di qualche consiglio dai fucecchiesi su come si dispone una pista anche per il maltempo non hanno che da chiamarci”. E’ tornato, intanto, il lavoro del passato, quello in forze al comune di Santa Croce sull’Arno dove l’ex sindaco di Fucecchio era in aspettativa da dieci anni. “Sono tornato a fare quello di cui mi occupavo, le manutenzioni, senza però far mancare il mio sostegno a tutti coloro che in queste settimane stanno entrando a far parte dell’amministrazione a Fucecchio – dice –. Cercando di capire anche cosa uno come me può ancora essere in grado di dare alla politica. Cosa, questa, sulla quale credo di avere ancora buone prospettive”.

Il pensiero, inutile dirlo, va alle prossime scadenze elettorali, delle quali però Spinelli non parla esplicitamente. “Credo però – dice – che se in politica c’è ancora un po’ di meritocrazia, in un panorama di comuni vinti dal centrodestra o che hanno rischiato di cadere al ballottaggio, prendere come abbiamo preso noi a Fucecchio il 56% al primo turno sia dovuto ad un lavoro collettivo importante. Quella vittoria è frutto del fatto che Emma non è uscita dal cilindro a sorpresa poco prima della scadenza ma viene fuori da un percorso importante, ma segue anche ad una amministrazione che i cittadini hanno evidentemente apprezzato. Anche per questo io mi metto come sempre a disposizione del partito e delle discussioni che verranno a venire, in mezzo a tanti progetti personali che mi tengono impegnato”.