Santa Maria a Monte, scatta un nuovo aumento della Tari. Bufera in Consiglio

Parrella e Maccanti: “Il Comune non scarichi la colpa su Ato”
Terzo aumento della Tari in tre anni, futuri cantieri nei centri storici, ma anche “sconti mancati” per il commercio. Sono questi i temi attorno ai quali si è tenuto il confronto (e lo scontro) fra le forze politiche lunedì scorso al consiglio comunale.
“Discussione come sempre surreale, in cui è mancato il confronto” è il commento della consigliera, già sindaca, Ilaria Parrella, che insieme alla collega Elisabetta Maccanti, ha proposto una mozione per la previsione di contributi economici ed esenzioni per le attività economiche dei due borghi, anche in previsione dei lavori che a breve riguarderanno i due centri storici. “Visto che abbiamo appreso dalla stampa della chiusura di via Costa per oltre un mese, che comporterà anche la diminuzione dei parcheggi e visto che l’amministrazione ha in cantiere i lavori di notevole importanza che interesseranno le piazze principali dei due centri, l’ultimo lotto di Piazza Vittoria e piazza del comune a Montecalvoli, abbiamo proposto l’avvio di due bandi – spiegano le due consigliere. – In particolare un bando, secondo la nostra proposta, doveva prevedere per il 2024 un contributo economico dai 300 ai 500 euro per le attività commerciali e artigianali e dai mille ai duemila euro per circoli e le attività di somministrazione che avessero partecipato ad iniziative realizzate dal comune”. Parimenti, la proposta ipotizzava un’esenzione della Tari. “Proposte che di fatto, in gran parte, sono state rifiutate – dicono le consigliere di opposizione – con bocciatura della mozione ed un parziale recupero di queste istanze, poi, nel regolamento sui rifiuti, con riduzioni del 30% e 70% sulla Tari per gli esercizi a seconda della durata del cantiere, sotto o sopra i cinque mesi. Un meccanismo senza logica che non andrà ad incidere sulle grandi difficoltà che dovranno affrontare i commercianti”.
Pietra vera della ‘discordia’ però, è stato l’aumento annunciato di poco meno del 5% sulla Tari. “Incremento che si va ad aggiungere a quello già effettuato nel 2023 sempre da questa maggioranza – critica Parrella. – E anche a quello, l’unico fatto in tanti anni, che fece la precedente amministrazione nel 2022. In quel caso però, dopo quasi un decennio inaugurato con una forte riduzione di oltre il 30% nel 2014-2016”. In parole povere, fra 2022 e 2023 i santamariammontesi vedono aumentare la Tari per la terza volta: mediamente un +15% nel triennio. “La maggioranza si giustifica incolpando l’Ato e comunicandoci che il sindaco ha votato contro al consiglio dell’Ato sulla decisione di aumentare il gettito delle amministrazioni. Ma poi è chiaro che su questi numeri ci devi lavorare, non applicare orizzontalmente aumenti senza nemmeno provare a recuperare soldi altrove. Quando noi diminuimmo la Tari anni fa non fu facile, servì un lungo lavoro in cui modificammo il giro del porta a porta, il calendario, e trovammo soluzioni per abbattere i costi. Se Ato chiede un aumento medio del 30%, i comuni comunque possono intervenire: non a caso ci sono comuni in Valdera che in questi anni hanno risposto con aumenti inferiori”.
“Poche novità” sempre per le due esponenti di Santa Maria a Monte Viva, poi, sul fronte delle opere pubbliche, quasi tutte note: 300mila euro per la ristrutturazione della scuola a San Donato, 210mila per completare il lotto dello spazio 0-120 a San Sebastiano, 370mila per i percorsi ciclopedonali, 340mila per il previsto miglioramento sismico del Municipio. Due i mutui, da 150mila euro e 220mila, per i lavori della piazza di Montecalvoli (“con piano economico aumentato ad un totale di 350mila euro di costi complessivi”) e per gli interventi post-alluvione. Annunciato un intervento da 1,3 milioni di euro per la riqualificazione delle aree comuni del Pip (la zona industriale).