





“La sua storia merita di essere raccontata”
Anche oggi 22 marzo, il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti ha partecipato alla commemorazione alle Fosse Ardeatine dell’eccidio compiuto dai tedeschi il 24 marzo 1944, in cui furono uccise 335 persone, compreso Lido Duranti, che era nato ad Orentano e poi si trasferì a Roma.
Nel 1943 dopo l’armistizio entrò nel movimento partigiano. Catturato venne portato nella prigione di Via Tasso; qui fu umiliato e torturato, ma non rivelò nulla di quello che sapeva. “La sua storia merita di essere raccontata e tramandata”. Alla commemorazione c’erano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le altre più alte cariche dello stato.
“Per me – racconta Toti – è sempre un’emozione ritornare in questo luogo così carico di significato, storia, commozione. Varcare l’ingresso del Sacrario ti porta dentro una dimensione molto forte, ed ascoltare il suono dei nomi delle 335 vittime in un silenzio spettrale riporta a quei drammatici momenti: 335 vittime, 335 persone tolte ai propri affetti, spesso intere famiglie uccise per rappresaglia, morte per portare avanti la loro idea di libertà e giustizia. Anche grazie a loro, noi possiamo essere quello che siamo. Essere presenti a questa cerimonia vuol dire onorare la memoria: e far sì che le giovani generazioni non dimentichino chi ha lottato per renderle libere, ma soprattutto che i diritti, che hanno oggi, possono essere facilmente persi, se non coltivati e protetti”.
Altre iniziative seguiranno anche ad Orentano, deponendo una corona di allora sul cippo commemorativo di Lido Duranti.