“Nelle frazioni tutti bene” e I Festaioli di Roffia (ri)chiudono l’ex ambulatorio

Nessun medico di famiglia ha risposto presente e “spendere 600 euro circa annui tra tassa rifiuti e utenze non ha senso e non è responsabile”
“Ci preme informare la cittadinanza di Roffia che nei prossimi giorni, come deciso dal consiglio dell’associazione I Festaioli di Roffia, provvederemo ad avviare l’iter di restituzione dei locali al comune di San Miniato“. Ci sono lo scoramento e la resa in queste parole dell’associazione, che alzano bandiera bianca rispetto alla riapertura dell’ex ambulatorio di Roffia di proprietà del Comune.
Un anno fa, I Festaioli di Roffia si presero l’onere di aprirlo “per – ricorda il presidente – effettuare dei servizi nuovi che oggi si trovano solo a San Miniato Basso, rivolti a tutti i cittadini ma soprattutto per chi è più anziano e fragile. Nel mese di aprile 2023 avevamo chiesto ai medici di famiglia se fossero interessati ad essere presenti almeno una volta la settimana così da poter dare un servizio a chi non ha possibilità di spostarsi, anche perché il trasporto pubblico è insufficiente: ci sono due corse alle 7 e alle 13,40.
La risposta non ha tardato ad arrivare, negativa da tutti i medici con le motivazioni più varie nonostante avremmo dato l’utilizzo gratuitamente”. Nessun interesse insomma, tanto che l’associazione si domanda se “nelle frazioni stanno tutti bene? Sappiamo bene che nessun sindaco o dirigente Asl può obbligare un medico di medicina generale ad effettuare servizio in una località specifica” ma “Ci aspettavamo da parte dell’amministrazione comunale almeno una collaborazione attiva per poter far fruttare in termini di socialità e servizi quel locale e il progetto lo abbiamo consegnato a luglio 2023. Rimarrà chiuso chissà per quanto tempo ancora.
Eravamo disposti ad investire delle risorse per il bene dei cittadini per mantenerlo funzionante, ma spendere 600 euro circa annui tra tassa rifiuti e utenze per tenerlo chiuso non possiamo permettercelo. Non ha senso, non è responsabile”.