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“Stiamo continuando a progettare un pezzo di futuro”: inaugurato il cantiere della Casa di Comunità a Ponte a Egola

5 marzo 2024 | 17:52
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“Stiamo continuando a progettare un pezzo di futuro”: inaugurato il cantiere della Casa di Comunità a Ponte a Egola
“Stiamo continuando a progettare un pezzo di futuro”: inaugurato il cantiere della Casa di Comunità a Ponte a Egola
“Stiamo continuando a progettare un pezzo di futuro”: inaugurato il cantiere della Casa di Comunità a Ponte a Egola
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“Stiamo continuando a progettare un pezzo di futuro”: inaugurato il cantiere della Casa di Comunità a Ponte a Egola
“Stiamo continuando a progettare un pezzo di futuro”: inaugurato il cantiere della Casa di Comunità a Ponte a Egola

Giglioli: “Speriamo che i lavori procedano senza intoppi”

Con la posa della prima pietra, si fa più vicina e concreta la nuova Casa di Comunità, in piazza Marco Biagi a Ponte a Egola. Nel comune di San Miniato, per l’inaugurazione dell’opera che punta a rafforzare e ampliare i servizi sanitari del territorio, sono arrivati il presidente della Regione Eugenio Giani e il direttore della Asl Toscana centro Valerio Mari, l’assessore regionale Simone Bezzini, il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e il presidente Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa Alessio Spinelli. Per la direzione Asl Area Manutenzione e Gestione Investimenti di Empoli era presente Luca Tani.

La cantierizzazione dei lavori era attesa da tempo: prima alcuni ritardi nell’avvio dovuti a problematiche collegate al periodo pandemico poi, non trattandosi di fondi Pnrr, il lungo iter legato al reperimento dei finanziamenti. L’importo complessivo dell’investimento è di circa 5,8 milioni mentre l’importo dei lavori appaltati è di 3 milioni e 690mila euro.

“Passa anche dalle Case di Comunità – ha sottolineato il presidente Giani – la messa a terra della riforma dell’assistenza sanitaria territoriale, dove l’obiettivo è quello di assicurare servizi in modo diffuso, il più vicino possibile al luogo dove i cittadini abitano, alleggerendo gli accessi ad ospedali e pronto soccorso. Si tratta di un investimento strategico e la Casa della Comunità di Ponte a Egola è parte di questo sforzo”.

“Anche oggi con questa inaugurazione – dichiara l’assessore Simone Bezzini – stiamo continuando a progettare un pezzo di futuro. Stiamo puntando a realizzare nei prossimi due anni, la nuova rete dell’assistenza territoriale. Questa è la priorità, prendersi cura del cittadino, sul territorio, con i medici di base, gli infermieri, gli specialisti che lavorano in squadra per portarlo dentro una Casa di Comunità dove venga preso in carico e accompagnato. Con l’obiettivo di mettere a regime questo modello entro il 2026”.

“Nel territorio dell’empolese c’è un’esperienza davvero solida di Case della Salute – per il direttore generale Mari –. Il passaggio che stiamo facendo ci consente di virare su un modello che il territorio ha già fatto profondamente proprio e di intervenire per implementarlo con la Medicina generale e con tutti gli altri servizi di una Casa di Comunità. Possiamo dire oggi di essere riusciti con tutto il sistema Azienda a far convogliare gli impegni di questi anni, in questo cantiere che ora sono sicuro procederà speditamente”.

“Finalmente l’avvio del cantiere a Ponte a Egola; dopo un lungo iter adesso ci siamo arrivati – commenta Giglioli -. Speriamo che i lavori procedano senza intoppi, per dare a tutto il Distretto una nuova Casa della Comunità, un’opera aspettata e sentita dalla popolazione che da tantissimo tempo attende questo giorno. Con questa struttura andremo a rafforzare l’intera sanità territoriale”.

Il progetto prevede la realizzazione di un fabbricato di due livelli fuori terra (superficie 680 mq al piano terra e 860 mq al piano primo) dove al piano terra sarà realizzata la Casa della Salute e spazi per servizi comunali e al piano primo ambulatori specialistici e di riabilitazione. Il progetto si completa con il parcheggio, i percorsi pedonali e le aree a verde. L’edificio sarà realizzato con criteri di eco sostenibilità ambientale secondo i più moderni riferimenti progettuali ed impiantistici. La durata complessiva dei lavori è prevista in due anni.