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Fasce parafuoco per proteggere le Cerbaie, da incendi e spacciatori

28 febbraio 2024 | 17:43
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Fasce parafuoco per proteggere le Cerbaie, da incendi e spacciatori

Due progetti per Poggio Adorno e Orentano

Nuovo progetto di rete di fasce parafuoco nei boschi delle Cerbaie. A promuoverlo, nell’ambito di una progettazione e realizzazione che sarà finanziata anche dalla Regione, è il comune di Castelfranco di Sotto, che punta in particolare sulle località di Poggio Adorno e Orentano.

“Manutenzione non facile – spiega l’assessore Federico Grossi –, quella dei boschi delle Cerbaie, che com’è noto sono quasi tutti in terreni privati. In questi anni, oltre agli investimenti su strade, scuole e piazze, abbiamo cercato di contrastare l’abbandono dei rifiuti nelle Cerbaie, ma costante è rimasto anche l’impegno, quando e come possibile, di potenziare le armi contro potenzali incendi. Finalmente tra poche settimane partiranno due importanti interventi finanziati con risorse europee Psr e della Regione Toscana”.

Il primo intervento, da poco meno di 130mila euro riguarderà poggio Mozzo e Poggio Adorno in prossimità di Castelfranco con la realizzazione di fasce parafuoco. Utile deterrente alla diffusione delle fiamme in occasione di incendi, le fasce parafuoco sono sostanzialmente delle strisce di terreno, attorno alle principali arterie e strade che solcano i boschi, larghe dai 10 ai 20 metri, in cui si fa pulizia di arbusti, legname secco e quant’altro possa concorrere alla diffusione degli incendi. Qualcosa che rallenta le fiamme ove anche si sviluppino, dando la possibilità ai messi antincendio di bloccare l’avanzata del fuoco da una parte all’altra della strada.

“Si tratterà di eliminare lo strato arbustivo, favorendo le latifoglie, il taglio raso delle conifere e l’eliminazione delle piante morte e secche – continua Grossi –. Analogo intervento sarà previsto nei boschi di Orentano per 50mila euro. Specialmente nelle frazioni, questo intervento punta anche a contrastare la presenza di spacciatori contro i quali le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro incredibile in questi anni. Anche noi facciama la nostra parte”.

Progettazione che come di consueto sarà effettuata tramite una convenzione con l’Unione montana Alta Val di Cecina, cui le normative regionali, soprattutto dopo il depotenziamento delle provincie, delegano il servizio di deforestazione e manutenzione pubblica delle aree boschive.