Il Bruco si fa più grande: con più di un milione di euro di fondi Pnrr, dà avvio al polo 0-6





Aumenterà la capienza che passerà dagli attuali 48 posti alla possibilità di ospitare 70 bambini
Non diventerà farfalla ma sarà più spazioso. Sono partiti infatti gli interventi di ampliamento dell’edificio scolastico adibito a nido comunale Il Bruco. Grazie al finanziamento del fondo Pnrr, il Comune di Castelfranco di Sotto porterà avanti il progetto di creazione di “nuovo polo 0-6 anni” da tempo ideato e perseguito.
L’intervento prevede la costruzione di un nuovo edificio, attiguo a quello che attualmente (in via Manzoni 19) è adibito a scuola dell’infanzia (materna 4-6 anni) ed asilo nido (attualmente nido 0-3 anni). Il nido otterrà così un ampliamento di superficie lorda di oltre 400 metri quadrati, liberando anche parti dell’attuale superficie in uso e aumenterà la capienza che passerà dagli attuali 48 posti alla possibilità di ospitare 70 bambini. Complessivamente il nido sarà di circa 675 metri quadrati con circa 1.200 di superfici all’aperto. A fine lavori, l’intervento permetterà di riunire in un unico plesso anche i bambini presenti nel plesso distaccato di via Solferino.
Le strutture esistenti non saranno interessate da interventi strutturali e i lavori saranno svolti minimizzando il disagio alle attività delle due scuole che non subiranno interruzioni. Per predisporre gli spazi all’esecuzione in sicurezza degli interventi di ampliamento però, già da tempo è stata apportata una riorganizzazione interna, tale da permettere di mantenere tutti i servizi scolastici ed educativi e senza compromettere il benessere dei bambini e delle educatrici del Nido. Per garantire l’esecuzione dei lavori già dall’1 gennaio sono stati chiusi gli accessi su via De Gasperi e via Manzoni e l’ingresso è stato momentaneamente spostato su via Garibaldi.
L’importo complessivo dell’opera ammonta a 1,26 milioni di euro, di cui 1,15 finanziati con fondo Pnrr. L’opera rientra nel progetto dell’Amministrazione di creare un “nuovo polo 0-6 anni” che in futuro possa essere a servizio dell’intero territorio del capoluogo il cui “centro” sarà proprio l’edificio scolastico interessato dai lavori. Inizia così la trasformazione del plesso per fasi, di cui il presente intervento rappresenta il primo step che consentirà di realizzare un ampliamento del nido che potrà ospitare fino a 70 bambini 0-3 anni, 22 in più rispetto all’attuale capienza.
In futuro la porzione dell’attuale nido (sostanzialmente le 2 sezioni contigue alla scuola materna) potrà essere adattata con modeste modifiche interne ed annesse alla scuola materna, la quale potrà aumentare il proprio numero di sezioni disponibili (almeno 7), con trasformazioni che potranno assoggettarsi a nuove esigenze didattiche o distribuzioni funzionali. Entrambe le attività avranno gli spazi a verde ad uso ricreativo, esterni ed anche interni, attrezzate per gioco e fra loro separate da recinzioni dotate di cancelletti, nel rispetto dei parametri richiesti dalle normative vigenti. Da entrambe le aree esterne si accede e si accederà anche dopo la presente trasformazione, alle cucine comunali, che sono poste in altro fabbricato contiguo, cucine che riforniscono dei pasti il plesso in modo comodissimo e celere, senza necessità d’impiego di mezzi di trasporto.
In copertura del nuovo ampliamento è prevista l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico (che si aggiunge a quello già esistente) che consentirà al nido di alimentare gli impianti di riscaldamento e climatizzazione, elettrico ed idrico sanitario ad energia quasi zero, con anche l’installazione di batterie d’accumulo, con una capacità complessiva che garantirà una notevole riserva per l’autoconsumo per i periodi di non produzione o di eventuali picchi di consumo maggiori della produzione istantanea dell’impianto fotovoltaico.
Il nuovo edificio sarà sostanzialmente quasi autosufficiente dai punti di vista energetico e a basso impatto ambientale, sarà climatizzato con pompa di calore aria aria installata in copertura e verrà dotato di un sistema di ricambio d’aria centralizzato. La porzione di edificio di nuova costruzione avrà specifiche prestazioni acustiche per l’isolamento ai rumori. Il fabbricato sarà dotato inoltre di un sistema di recupero delle acque piovane provenienti dalle falde di copertura che verranno così integrate nell’impianto idrico sanitario e sarà completamente accessibile alle persone con disabilità.