Niente piscina e pista d’atletica nel progetto della cittadella del Carnevale

Ok del consiglio comunale al ridimensionamento delle opere previste dal piano attuativo del 2017. Ficini: “E’ dovuto intervenire il buon senso”
Aree verdi e attrezzate, spogliatoi, strutture fisse per la Sagra della Pizza e le altre attività. Ma anche una piscina e una pista d’atletica con tanto di spazio per il salto in alto e in lungo. Sono alcuni degli elementi che nel 2017 l’Ente Carnevale di Orentano aveva inserito nel piano attuativo della cittadella del Carnevale, in parte realizzata.
Un piano forse troppo ambizioso, specie per le rigide tempistiche di realizzazione delle opere in questi casi. Di qui la decisione, ratificata anche da un voto allo scorso consiglio comunale di lunedì, di ridurre il piano delle opere. Di fatto una revisione del grande piano attuativo presentato nel 2017, che vedeva l‘Ente quale realizzatore di una gigantesca area attrezzata accanto alla propria sede. Il voto, lunedì in consiglio, è stato preceduto dall’abbandono dell’aula per motivi di garanzia da parte del sindaco Gabriele Toti, dell’assessora Ilaria Duranti e dei consiglieri David Boldrini e Nicola Sgueo. Votazione che si è svolta senza problemi e che riguardava l’eliminazione dal piano di alcune strutture un tempo previste, in primis la piscina e la pista d’atletica attrezzata per il salto in alto e in lungo. Tutto il resto rimane nei piani, compresa potenzialmente la realizzazione di una pista in terra battuta. Un sogno che l’Ente Carnevale insegue ormai da più di quindici anni. Da quel 2009 in cui l’idea di fare una vera e propria cittadella dedicata allo sport e alla socialità, il Parco del Carnevale, prese forma per la prima volta.
“Non è nel nostro stile arrenderci e molto di quanto progettato è stato effettivamente realizzato, come i quattro campi polivalenti di cui uno coperto – spiega il presidente dell’Ente Carnevale dei Bambini Maurizio Ficini. – Nei piani restano da realizzare prossimamente alcune strutture: c’è da rifinire il parcheggio, realizzare degli spogliatoi, terminare le strutture stabili della festa della pizza e non solo. Semplicemente guardando il piano complessivo ed i tempi che avevamo previsto per realizzarlo è dovuto intervenire il buon senso. La nostra è una realtà nella quale nessuno ci guadagna, andiamo avanti con il volontariato e finanziando tutto con le manifestazioni che promuoviamo, fra cui il Carnevale, la Sagra della Pizza, il Bignè. Per i lavori già terminati o avviati abbiamo acceso un mutuo che contiamo di ripagare in un paio di anni. I tempi, per fare tutto, non c’erano. Alcuni dei piani dovranno essere rimandati a quando si libereranno delle risorse”.