Un azienda fucecchiese ha fatto le scarpe al derby d’Italia. Ci sarà infatti anche un po’ di Fucecchio in campo domani sera (4 febbraio) nella partitissima tra Inter e Juventus. Nello scontro scudetto in programma alle 20,45 allo stadio Meazza di San Siro a Milano la terna arbitrale ed il quarto uomo calzeranno gli scarpini della Ryal, storica azienda fucecchiese produttrice di scarpe da calcio ed abbigliamento sportivo conosciuta in tutto il mondo.

L’azienda che ha sede nella zona artigianale di via Burello, venne fondata nell’immediato secondo dopoguerra da Giulio Moriani ex calciatore di Empoli e Fucecchio, ed è attualmente guidata dal nipote Marco Moriani, subentrato al padre Guseppe, venuto a mancare nel settembre del 2022.

La terza generazione della famiglia Moriani avrà quindi il merito di essere presente con il proprio marchio nel prato del terreno di gioco dello stadio più blasonato del campionato italiano di calcio. Una circostanza che testimonia come i prodotti artigianali del made in Italy, (ed in questo caso, del made in Fucecchio), siano competitivi con le multinazionali straniere. Le scarpette da gioco della Ryal, il nome dell’azienda scelto dal fondatore Giulio Moriani, si riferisce al calciatore del tempo Hector Rial del Real Madrid, hanno calcato anche i terreni della Premier League calzate dal calciatore, ed oggi commentatore tv, Paolo di Canio. Oltre a lui sono state indossate anche da Luigi Buffoni e Filippo Inzaghi. Domani sera saranno calzate dalla terna arbitrale formata dall’arbitro Fabio Maresca, gli assistenti Ciro Carbone e Alessandro Giallattini ed il quarto uomo Marco Doveri. “Ho avuto la fortuna, spiega Marco Moriani, di conoscere arbitri importanti come Orsato, Doveri e La Penna, che per primi hanno indossato le nostre scarpe. Poi la voce si è sparsa e siamo stati premiati per la qualità che offriamo, visto che sono calzature di fatto su misura e che durano nel tempo grazie a della accortezze particolari”. Il modello specifico per gli arbitri chiamato Referee, è infatti venduto anche a New York permettendo alla storica impresa artigianale fucecchiese di competere anche con le multinazionali estere.