Un orentanese racconta al mondo I dimenticati di Sachsenhausen



In un documentario di Rai Storia
C’è un orentanese nell’omaggio di Rai Storia alla giornata della memoria. Il 25 gennaio infatti, andrà in onda il documentario “I dimenticati di Sachsenhausen” realizzato dal giornalista Francesco Bertolucci e dal regista Victor Musetti in cui è presente in qualità di intervistato l’orentanese Jacopo Buonaguidi, che ha collaborato alla ricerca realizzata col triestino Claudio Cassetti e lo stesso Bertolucci sui deportati italiani nel campo di concentramento di Sachsenhausen, su cui si basa il documentario.
Buonaguidi e Cassetti sono due guide del memoriale di Sachsenhausen. Il campo di Sachsenhausen, dove sono state deportate più di 200mila persone provenienti da tutti i continenti, era noto per essere il campo modello delle Ss, dove queste ‘imparavano il mestiere’ prima di essere destinate ad altri campi oltre a essere il luogo dove si davano le direttive per gli altri campi e aveva il suo ufficio il comandante delle SS, Heinrich Himmler. Il documentario resterà poi su RaiPlay fino al 2026.
I deportati italiani nel campo furono circa 600 di cui 24 provenienti dalla Toscana. Nello specifico dalle province di Firenze (6), Lucca (6), Siena (3), Pistoia (2), Pisa (2), Massa Carrara (2), Arezzo (1), Grosseto (1) e Livorno (1).
La ricerca sugli italiani deportati a Sachsenhausen, campo nella città di Oranienburg a 35 chilometri da Berlino, ha portato alla creazione di una lista degli italiani che vi sono stati deportati e alla messa in posa di una targa commemorativa nel campo. Il documentario avrà anche la funzione di lanciare un appello: in questi giorni infatti in Germania sta per iniziare un processo contro una ex Ss di guardia al campo di Sachsenhausen.
“L’ultima occasione per avere giustizia” come ha detto l’avvocato italotedesco Salvatore Barba che sta cercando italiani che siano sopravvissuti alla deportazione nel campo di Sachsenhausen o familiari delle vittime di modo da intentare causa e far avere un riconoscimento ai superstiti o ai loro familiari.