Fiorentina in casa al Castellani, serve un nuovo incontro

Fumata grigia al termine del summit che si è svolto nel pomeriggio di oggi nella sede della Prefettura a Palazzo Medici Riccardi organizzato e presieduto dal Prefetto di Firenze Francesca Ferrandino. Oggetto dell’incontro, tra altre ipotesi, di nuovo quella di far disputare le partite casalinghe della Fiorentina Calcio allo stadio Castellani di Empoli.

Al tavolo erano seduti i sindaci delle due città, Dario Nardella e Brenda Barnini, rispettivamente per Firenze ed Empoli ed il governatore della Toscana, Eugenio Giani. Presente anche il Questore, Maurizio Auriemma, il direttore generale della squadra viola Jo Barone, e per l’Empoli il responsabile delle relazione ed ex ministro dello sport Luca Lotti. L’incontro si è concluso con un nulla di fatto, e ad un aggiornamento in tempi successivi. Si è trattato come spiegato dai presenti di un incontro interlocutorio in cui ovviamente sono rimasti aperti i punti interrogativi sui quali si dibatte.

A breve partiranno infatti i lavori per il restyling dello stadio Artemio Franchi che la società viola dovrà lasciare a giugno per poi poterlo riavere, rinnovato, ad inizio 2027. L’adiacente stadio Padovani, dove si disputano le partite di rugby, il cui utilizzo sarebbe una delle alternative possibili, qualora non venga deciso di giocare al Franchi a ranghi ridotti durante i lavori, per essere agibile dovrà essere sottoposto a restyling, ampliato e coperto, per ospitare i Viola, ma non sarebbe pronto prima dei primi mesi del 2025. Questa ipotesi, che pare tra l’altro non entusiasmare particolarmente la società viola, e poi c’è il problema dei costi, ha fatto rispuntare quella di un trasloco temporaneo al Castellani di Empoli, perlomeno finché non sarà pronto il nuovo Padovani, ammesso si vada in quella direzione. Soluzione che però non piace alla sindaca di Empoli, Brenda Barnini, come ha ribadito in maniera franca e decisa al termine dell’incontro: “E’ stata una riunione interlocutoria, il Comune di Empoli ha ribadito la propria posizione già nota in precedenza. Non abbiamo cambiato idea”.