Fucecchio, l’alluvione mette pace tra le contrade: tutti in soccorso di Porta Raimonda

Stavolta non sono stati necessari i richiami del mossiere per l’allineamento al canapo per la partenza. La corsa per soccorrere i rivali ed amici è partita subito, ed ha visto circa 70 ragazzi arrivare in soccorso alla Contrada Porta Raimonda del Palio di Fucecchio in seria difficoltà per i locali allegati a causa dell’esondazione del Rio Montellori distante un centinaio di metri dalla sede. Una Carriera quindi, stavolta, all’insegna della solidarietà verso una contrada che si trova da giorni a dover fare i conti con danni agli ambienti, alle attrezzature, ai mobili, agli strumenti musicali, ai costumi del corteggio storico ed in particolare all’archivio che racchiude in libri e registri oltre quarant’anni di storia del sodalizio giallo blu e non solo.

“Se è vero che il palio è socialità, famiglia, passione, bisogna affermare senza alcun dubbio che è anche solidarietà, scrivono dal sodalizio. Gli eventi della notte tra il 2 e il 3 novembre ci hanno messo in seria difficoltà. La furia dell’esondazione del Rio ci ha travolto sconvolgendo i nostri ambienti, la nostra seconda casa. Oggi (4 novembre) più di 70 ragazzi provenienti dalle altre contrade, dall’associazione Round Table e dagli ultras dell’Empoli calcio, sono arrivati in nostro soccorso. A loro va il nostro più grande grazie e il nostro riconoscimento. Viva il palio”.

La Contrada Raimonda ha subìto in effetti danni notevoli a causa della breve distanza dal Rio che è esondato giovedì (2 novembre) poco dopo le 22 portando con sé acqua mista a fango che è entrata per cerca un metro e mezzo di altezza nei garages e nelle abitazioni poste ai lati danneggiando seriamente anche alcune attività commerciali. Ma il grande cuore delle contrade del Palio di Fucecchio, e non solo, non ha esitato a continuare a battere rivolgendosi, appena è stato possibile, a chi, per la sua collocazione geografica, visto l’eccezionalità e gravità dell’evento, si trovasse in seria difficoltà.

E così si è abbassato subito il canapo ed a soccorrere la contrada giallo blu sono arrivati gli altri contradaioli, e tra questi anche i rivali storici di Porta Bernarda, e tutti si sono arricciati le maniche ed hanno indossato gli stivali di gomma per mettersi a disposizione come del resto hanno fatto gli altri soccorritori. Tutti al lavoro quindi per cercare di salvare e recuperare il possibile, ed in particolare l’archivio della contrada che contiene oltre quarant’anni di storia giallo blu e documenti importanti anche per quanto riguarda la genesi dell’evento principale della città e dell’associazione che lo gestisce. Un ulteriore gesto che attesta, come più volte avvenuto in passato, che nella città di Indro Montanelli si può essere rivali ed avversari per un pomeriggio, ma amici uniti e solidari per tutto il resto dell’anno.