“I sindaci si sono consegnati a Firenze”, il No Multiutility dopo il parere dell’Antitrust

“Noi ci siamo resi conto da subito di che cosa stava succedendo e, anche per questo, ci siamo opposti”
“Noi ci siamo resi conto da subito di che cosa stava succedendo e, anche per questo, ci siamo opposti“. Lo sottolinea il coordinamento delle associazioni No Multiutility dopo che l’Antitrust ha dato parere sull’operazione Multiutility Toscana.
“Sono passati nove mesi – sottolinea il coordinamento – ma, stranamente, tutti zitti, nonostante il provvedimento non sia negativo e non poteva essere diversamente stante il fatto che si tratta di una mera operazione finanziaria in cui solo Alia è una società operativa mentre le altre, essendo delle ‘holding finanziarie’, sono estranee alle regole del mercato e della concorrenza e quindi al giudizio dell’Antitrust. Oltretutto viene detto che non si è realizzata alcuna concentrazione potenzialmente distorsiva di tali regole. Forse si è voluto nascondere alcune opinioni espresse dall’Autorità che mettono in luce alcune negatività.
L’Autorità sottolinea che ‘… nessuno dei soci pubblici sarà in grado di esercitare da solo poteri di controllo su Alia Multiutility fino alla costituzione di HoldCo. Successivamente, HoldCo, e indirettamente Alia Multiutility, saranno soggette a controllo esclusivo negativo del Comune di Firenze’ pur non essendo di sua competenza, e per questo significativo.
Possibile che i sindaci, che dovrebbero tutelare gli interessi, anche economici e patrimoniali, dei propri Comuni non si siano resi conto di essersi consegnati a Firenze e di esserne diventati vassalli? Questo non è propriamente il mandato loro conferito dagli elettori, ma questa è la politica o, meglio, lo strano modo di interpretarla. Sempre dal documento dell’Antitrust scopriamo che esiste un patto, il patto TE, antecedente la stessa costituzione della Multiutility con il quale gli amministratori di Alia concedono a Italgas un diritto di opzione d’acquisto su tutte le azioni di Toscana Energia che erano detenute dal Comune di Firenze e che non erano ancora state conferite in Alia.
Chi li ha autorizzati? Forse il Sindaco di Firenze, magari all’insaputa degli altri Sindaci, forte di quel controllo esclusivo segnalato anche dall’Antitrust”.