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“Le Carte parlano ancora di una Rsa”, ma Villa Oasi sarà un centro di salute mentale

12 ottobre 2023 | 20:01
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“Le Carte parlano ancora di una Rsa”, ma Villa Oasi sarà un centro di salute mentale
“Le Carte parlano ancora di una Rsa”, ma Villa Oasi sarà un centro di salute mentale
“Le Carte parlano ancora di una Rsa”, ma Villa Oasi sarà un centro di salute mentale

“La cooperativa ci aveva prospettato un cambiamento nel progetto e noi avevamo espresso perplessità”

Il Comune aspettava una nuova Rsa, ma alla fine avrà un centro di salute mentale. A Montopoli Valdarno, l’amministrazione comunale, a margine di importanti lavori durati circa due anni alla storica Villa Oasi di Capanne, va su tutte le furie contro la Cooperativa Paim, rea, secondo sindaco e maggioranza, di non aver informato a tempo debito e in modo puntuale il cambiamento di destinazione della struttura nuova di zecca e prossima all’inaugurazione. L’ex asilo nido, infatti, sarà pronto nei primi mesi del 2024.

“Ricordiamo – commenta il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi –che il progetto per cui la cooperativa ha ottenuto i permessi a costruire riguarda la nascita di una Rsa e non di una struttura per la salute mentale. Oltre un anno fa, precisamente il 6 giugno 2022, abbiamo avuto un incontro in Comune con Paim e Ausl. In quell’occasione la cooperativa ci aveva prospettato un cambiamento nel progetto e noi, da parte nostra, avevamo espresso alcune perplessità, che non hanno ottenuto nessun riscontro. Dopo quella data non abbiamo avuto più notizie del progetto Paim e nessun documento è pervenuto negli uffici del Comune. Motivo per cui, ad oggi, le carte parlano ancora di una Rsa per Villa Oasi a Capanne”.

L’amministrazione comunale di Montopoli aveva accolto di buon grado la proposta di realizzare una Rsa sul territorio, un progetto prima della Curia, ex proprietaria dell’immobile in questione, e poi della Paim che ha acquistato il bene ed è subentrata nel progetto. “Ritenevamo che una Rsa sul territorio montopolese – continua – fosse utile sia per i risvolti occupazionali che ne derivavano, ma anche per i servizi che poteva offrire ai nostri cittadini come la possibilità di poterne usufruire a condizioni agevolate. Inoltre il piano prevedeva alcuni servizi aperti alla comunità come il parco intorno all’immobile o la palestra, elementi di dialogo continuo tra l’edificio e il luogo in cui si colloca. Scopriamo invece che Paim è andata avanti sul progetto del centro di salute mentale da sola e addirittura ci sarebbe anche una data di apertura della struttura. Tutto senza che siano state presentate istanze per modificare l’intenzione iniziale. Un atteggiamento e un modo di procedere non corretto”.

Progetto, quello montopolese, che per la Paim fa parte di un piano molto più ampio di apertura di nuovi servizi assistenziali. Nell’arco di neppure un mese, infatti, apriranno ben due strutture residenziali nell’area della salute mentale a Pontedera e a San Benedetto di Marciana, nel Comune di Cascina. Ciliegina sulla torna l’ultima struttura, ovvero quella di Montopoli, che secondo i piani della cooperativa sarà dedicata ai pazienti con disturbi psichiatrici cronici o collegati a percorsi precedenti o successivi all’inserimento nelle Rems (residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza).

Lavoro

Tutte attività per le quali il Gruppo Paim è alla ricerca di circa 40 figure professionali: dagli infermieri ai tecnici di riabilitazione psichiatrica, terapisti occupazionali o educatori sanitari, agli operatori socio sanitari. A tempo pieno o a orario ridotto, a tempo determinato con possibilità di trasformarsi dopo poco in indeterminato ma anche posti fissi dal momento dell’inserimento, in base alla mansione.