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Casa della Salute a Ponte a Egola, cantiere da novembre per 2 anni di lavori

11 ottobre 2023 | 17:26
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Casa della Salute a Ponte a Egola, cantiere da novembre per 2 anni di lavori
Casa della Salute a Ponte a Egola, cantiere da novembre per 2 anni di lavori
Casa della Salute a Ponte a Egola, cantiere da novembre per 2 anni di lavori
Casa della Salute a Ponte a Egola, cantiere da novembre per 2 anni di lavori
Casa della Salute a Ponte a Egola, cantiere da novembre per 2 anni di lavori
Casa della Salute a Ponte a Egola, cantiere da novembre per 2 anni di lavori

Sarà un hub a due piani, a servizio di un territorio più ampio di San Miniato

Clima di sospetto e qualche tensione in occasione della discussione sulla nuova Casa della Salute a Ponte a Egola, all’ordine del giorno ieri sera alla consulta. Serata di annunci e buone notizie da parte del sindaco di San Miniato e vicepresidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa Simone Giglioli, che ha annunciato l’avvio, entro novembre, di un cantiere da 4 milioni di euro che durerà circa due anni. Annuncio scontratosi in parte con numerose osservazioni da parte dei cittadini, nella cornice di lavori che sono attesi ormai da molti anni.

“Il bando di affidamento lavori è partito a maggio e si è concluso: il cantiere è stato assegnato e a novembre partiranno i lavori – ha spiegato il primo cittadino –. Ora di stratta di delineare i contorni di cosa sarà questa Casa della Salute, della quale sappiamo giù che si tratta di una struttura hub, come la definiscono le linee della Regione Toscana, e quindi a carattere comprensoriale. Una struttura nata quindi per servire anche Santa Croce, Montopoli e tutta San Miniato, aree servite da altre case della salute di tipo ‘spoke’. In essa, poi, sarà previsto un servizio di assistenza H24”.

Parole alle quali hanno fatto da contraltare i veri dubbi dei cittadini, fra un “sarà la volta buona?” e un “l’abbiamo già sentita”. “Già nelle scorse settimane e mesi come delegazione di cittadini siamo andati dal sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, nonché presidente della Società della Salute, per avere maggiori informazioni su questa struttura di Ponte a Egola – ha esordito Manola Vincenti, storica residente della frazione –. La speranza è che finalmente si sia di fronte al ‘vero’ avvio di lavori che, come tutti sanno, qui sono attesi, ma sono stati anche annunciati varie volte in questi anni”. A chiedere del perché del dilungarsi di questo cantiere, che ha subito anche una lievitazione dei costi (il primo progetto costava 3,2 milioni), ci ha pensato la consigliera di Cambiamenti Manola Guazzini. “Il primo accordo per la Casa della Salute è datato 2013, alla vigilia della campagna elettorale. Lo stesso è avvenuto per la campagna elettorale successiva. Come mai tutto questo tempo? Cosa è cambiato nel finanziamento? Sarebbe utile sapere quali servizi saranno inseriti in tale struttura, ma anche comprendere come si pensa di andare avanti in questi due anni”. Riferimento, quest’ultimo, all’attuale sede di numerosi servizi sanitari in via I Maggio, struttura sulla quale pesano da sempre le barriere architettoniche.

Nel corso della discussione, è stato inoltre affrontato il tema di quella parte di Casa della Salute che spetterà al comune di San Miniato, in tutto circa 142 metri quadrati che l’ente locale potrà utilizzare. “Un tempo, pensavamo di farci la biblioteca, che però oggi ha una sede migliore e più grande, appena inaugurata in piazza Guido Rossa. Credo quindi che serva una riflessione dal basso in cui tutti ci interroghiamo sul da farsi, con proposte e idee” ha detto il primo cittadino, che sui ritardi e i finanziamenti ha precisato: “A differenza di quanto fatto altrove con i fondi del Pnrr, la nostra Casa della Salute sarà finanziata con uno strumento totalmente statale, il cosiddetto ‘articolo 20’, fondi del Ministero che vengono erogati alle Regioni per la spesa sanitaria. I soldi quindi ci sono già, ma il loro reperimento, per legge, necessita di un percorso lungo come minimo tre anni. Il Covid, la guerra in Ucraina e la necessità di aggiornare i prezzi non hanno aiutato, senza contare che in questi anni abbiamo attraversato anche una complessiva riorganizzazione della sanità regionale”.

“Quanto ai servizi che conterrà, non sono in grado di dire con precisione quali saranno – ha aggiunto – di sicuro conterrà tutti i servizi che sono già attivi sul territorio, compresi quelli in partenza come l’assistenza infermieristica. Immagino che potrà essere la sede di molti servizi e medici che adesso sono in via I Maggio, alla Croce Rossa. Ma come sapete i medici sono liberi di scegliere e reclutarne di nuovi, peraltro, sta comportando numerosi problemi. In questi prossimi due anni la proposta del comune, sempre valida, sarebbe quella di sfruttare maggiormente i locali di via Ferrari. Questo l’Asl lo sa”.

Il progetto della Casa della salute prevede un edificio articolato in un piano terra (circa 680 mq) e un primo piano (circa 860 metri quadri) collegati, oltre che dalla scala interna, anche da un impianto ascensore. Sarà dotata di impianto fotovoltaico e di serramenti con un sistema di ombreggiamento esterno e, all’esterno, si completerà con parcheggio, percorsi pedonali e aree a verde. Secondo quanto riferito in questi mesi dalle autorità sanitarie, il progetto prevede un piano terra dedicato ai servizi socio sanitari di base, oltre che agli ambulatori dei medici di famiglia e a altri aspetti di medicina del territorio. In tutto, all’interno della struttura, dovrebbero lavorare dalle 30 alle 40 persone. Oltre 200mila euro sono previsti, poi, per gli arredi interni.