Casa della Salute di Ponte a Egola, affidati i lavori da quasi 5 milioni di euro

Più vicina la cantierizzazione dell’opera: la conferma dai sindaci di San Miniato e di Fucecchio
Sempre più vicino il cantiere della nuova Casa della Salute di Ponte a Egola.
Dopo varie posticipazioni delle procedure di autorizzazione per l’avvio dei lavori, a seguito soprattutto della burocrazia legata al reperimento dei finanziamenti, sembra essere in dirittura d’arrivo la cantierizzazione dell’area all’angolo fra via Contrada Nuova e piazza Marco Biagi, prevista entro novembre.
A confermarlo sia il primo cittadino di San Miniato Simone Giglioli, sia quello di Fucecchio Alessio Spinelli, che ricoprono rispettivamente gli incarichi di vice presidente e presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, nata dalla fusione, nel 2019, delle Sds di Empoli e della zona del cuoio. “Siamo all’aggiudicazione provvisoria, ma l’iter burocratico è davvero arrivato alla fine – spiega Spinelli. – La prossima settimana è prevista la firma del contratto con la ditta vincitrice dell’appalto e non ci sono stati ricorsi o intoppi. Una volta avviato il cantiere, ci aspettano lavori per circa un anno e mezzo”.
Il tutto per un investimento da quasi 5 milioni di euro, completamente finanziato, che sta poi alla base dei ritardi e delle varie false partenze sugli annunci di questi anni. Basti pensare che la presentazione del progetto è del maggio 2018 e doveva essere realizzata entro la fine del 2020. Covid e guerra a parte, con tutto quello che hanno comportato nel settore dell’edilizia e sulla tenuta di tutti i cantieri pubblici e privati in questi anni, ciò che ha rallentato l’avvio della Casa della Salute della frazione sanminiatese è il suo particolare canale di finanziamento.
“Non si tratta, infatti, di Pnrr – precisa Simone Giglioli. – Bensì del cosiddetto “articolo 20”, una voce di bilancio diretta dello Stato, votata soprattutto per gli investimenti nel settore dell’edilizia per la la sanità pubblica, che richiede purtroppo di un iter che raramente sta sotto i tre anni. I particolari tempi che stiamo attraversando, poi, hanno reso necessario revisionare i prezzi del progetto in corso d’opera. Si tratterà di un centro di portata comprensoriale, di cui abbiamo veramente bisogno su questo territorio. L’amministrazione continua a seguire molto da vicino l’evolversi della situazione e l’attenzione su questa fase del percorso resterà massima da parte nostra, perché si tratta di un’opera molto attesa dalla cittadinanza”.
Ad aggiudicarsi l’opera alla fine è stata la Sice di Prato. Il progetto della Casa della salute prevede un edificio articolato in un piano terra (circa 680 mq) e un primo piano (circa 860 metri quadri) collegati, oltre che dalla scala interna, anche da un impianto ascensore. Sarà dotata di impianto fotovoltaico e di serramenti con un sistema di ombreggiamento esterno e, all’esterno, si completerà con parcheggio, percorsi pedonali e aree a verde. Secondo quanto riferito in questi mesi dalle autorità sanitarie, il progetto prevede un piano terra dedicato ai servizi socio-sanitari di base, oltre che agli ambulatori dei medici di famiglia e a altri aspetti di medicina del territorio; inoltre una parte rimarrà gestita dal Comune di San Miniato.
In tutto, all’interno della struttura, dovrebbero lavorare dalle 30 alle 40 persone. Oltre 200mila euro sono previsti, poi, per gli arredi interni.